Campi di battaglia urbani: l’Africa delle grandi rivolte

Jan 7, 2025 - 07:11
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Campi di battaglia urbani: l’Africa delle grandi rivolte

A partire dalle primavere arabe i venti di sommossa sono proseguiti negli ultimi anni attraverso il Sahel, dove sono stati determinanti nel promuovere i putsch militari, in Sudan, causando la caduta del regime di al-Bashir, o in Nigeria, dove la mobilitazione giovanile portò nel 2020 allo scioglimento dei famigerati corpi di polizia Sars.

Eventi e fenomeni variegati che hanno alcuni tratti comuni principali: la forte partecipazione giovanile, il ruolo determinante dei social network e la centralità delle città come luoghi di protesta. Tre elementi che insieme sembrano fotografare alla perfezione l’Africa di oggi, sempre più giovane, tecnologica e urbanizzata. Nelle grandi metropoli le disuguaglianze economiche e sociali si fanno drammaticamente evidenti ed è proprio qui che nascono movimenti di protesta che, sfruttando le nuove tecnologie per diffondere idee e contenuti, affiancano studenti e giovani disoccupati dei quartieri periferici.
Per le classi politiche di molti Paesi le piazze sono oggi la minaccia principale alla loro sopravvivenza, ben più di criminalità o gruppi terroristici; aumentano quindi le risorse spese in addestramento ed equipaggiamento a forze speciali di polizia pronte a intervenire in contesti urbani. Anche grazie agli aiuti internazionali, con programmi di addestramento e dotazioni offerti da Stati europei per contrastare criminalità o immigrazione ma talvolta, come documentato in Senegal lo scorso anno, impiegati per reprimere con la forza le proteste popolari.

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv