Cnn: secondo l’intelligence Russia e Cina reclutano tra gli ex dipendenti federali Usa licenziati

I servizi di intelligence di Russia e Cina hanno intensificato gli sforzi per reclutare dipendenti federali statunitensi recentemente licenziati o a rischio di licenziamento, in particolare coloro con accesso a informazioni sensibili sulla sicurezza nazionale. È quanto riferiscono fonti vicine agli ambienti dell’intelligence Usa citate dall’emittente “Cnn”. Secondo le informazioni raccolte, Mosca e Pechino mirano a sfruttare il malcontento generato dal piano dell’amministrazione del presidente Donald Trump per ridurre il personale federale, presentato nei giorni scorsi dall’Ufficio di gestione del personale della Casa Bianca. In particolare, gli sforzi di reclutamento si concentrerebbero su ex dipendenti con nulla osta di sicurezza e su personale in prova che potrebbe essere a conoscenza di dettagli strategici sulle infrastrutture critiche e sulle procedure interne del governo statunitense. Fonti citate dalla stessa “Cnn” riferiscono che almeno due Paesi avrebbero già aperto siti online per il reclutamento e intensificato i contatti con dipendenti federali attraverso piattaforme come LinkedIn. “Questi ex dipendenti rappresentano obiettivi estremamente attraenti per i servizi di intelligence rivali”, ha affermato una delle fonti. Negli ultimi anni il dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha incriminato diversi ex militari e funzionari dell’intelligence per aver fornito informazioni riservate alla Cina. Alla luce dei nuovi sviluppi, all’interno della Cia si discute di misure per mitigare il rischio di fughe di informazioni, secondo quanto riferito da ex funzionari dell’intelligence. Il tema è stato oggetto di tensioni politiche, con la direttrice dell’Intelligence nazionale, Tulsi Gabbard, che ha definito tali preoccupazioni come un “attacco” portato avanti da dipendenti sleali per screditare le politiche di riduzione del personale. Tuttavia, esperti di controspionaggio, come Holden Triplett, ex direttore della controintelligence del Consiglio di sicurezza nazionale, avvertono che la situazione potrebbe creare un “ambiente ideale per il reclutamento” da parte di potenze straniere. Intanto, il Pentagono ha annunciato che oltre 5 mila dipendenti in periodo di prova potrebbero essere licenziati nel breve termine, mentre la Cia ha già allontanato più di 20 funzionari. Secondo fonti interne, un recente errore nella trasmissione di dati avrebbe inoltre reso vulnerabili informazioni su nuovi agenti dell’agenzia di intelligence, alcuni dei quali destinati a operazioni sotto copertura.
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