La famiglia di Elgami: 'Condanniamo violenze e strumentalizzazioni nel nome di Ramy'

Jan 14, 2025 - 02:43
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La famiglia di Elgami: 'Condanniamo violenze e strumentalizzazioni nel nome di Ramy'

“Noi, la famiglia di Ramy Elgaml, desideriamo esprimere con chiarezza e fermezza la nostra posizione riguardo agli avvenimenti che hanno seguito la tragica morte del nostro caro Ramy. La perdita di Ramy è per noi un dolore immenso e insopportabile. Il nostro unico desiderio è che la giustizia segua il suo corso senza strumentalizzazioni. Siamo profondamente turbati nell’apprendere che il nome di Ramy venga utilizzato come pretesto per atti di violenza”. È quanto si legge nel comunicato diffuso oggi dalla famiglia di Ramy Elgamy, il giovane morto lo scorso 24 novembre dopo essere caduto da uno scooter guidato da un amico durante l’inseguimento da parte di un’auto dei Carabinieri a Milano. “Condanniamo fermamente – prosegue il comunicato – ogni forma di violenza e vandalismo che si è verificata nelle manifestazioni delle scorse ore. Crediamo che il ricordo di Ramy debba essere un simbolo di unità, non di divisione o distruzione. Il nostro appello è rivolto a tutti coloro che scelgono di onorare la sua memoria: fatelo in modo pacifico e costruttivo, attraverso il dialogo e il rispetto reciproco”. “Inoltre – prosegue la famiglia Elgami – ci dissociamo da qualsiasi utilizzo politico del nome di nostro figlio. Ramy era un ragazzo pieno di vita, amato dalla sua famiglia e dai suoi amici, e non vogliamo che la sua figura venga strumentalizzata per fini che non hanno nulla a che fare con la nostra richiesta di verità e giustizia per cui abbiamo riposto massima fiducia nella magistratura e nelle forze dell’ordine. Chiediamo a tutti di rispettare il nostro dolore e di unirsi a noi nella ricerca di un percorso che porti a una vera giustizia, senza odio, senza violenza e senza divisioni”.

A Roma, durante il corteo per Ramy Elgaml, “tra bombe carta, fumogeni e aggressioni, abbiamo assistito all’ennesimo, ignobile episodio di disordine e caos ad opera dei soliti facinorosi scesi in piazza non per manifestare per una causa, bensì per puro spirito vendicativo” ha scritto su X la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. “Non si può utilizzare una tragedia per legittimare la violenza. Alle Forze dell’ordine va la nostra solidarietà, insieme agli auguri di pronta guarigione agli agenti feriti. Siamo dalla vostra parte” ha concluso Meloni.

Secondo quanto si apprende da fonti della questura sono otto i feriti, tutti agenti di polizia. Secondo le prime informazioni al presidio avrebbero partecipato oltre un centinaio di persone. Il corteo, non preavvisato sarebbe stato organizzato da collettivi autonomi e studenteschi, e si è radunato intorno alle 19 a piazza dell’Immacolata. Alcuni fumogeni e oggetti contundenti sono stati lanciati contro la sede del supermercato In’s. A piazza dei Sanniti, alcuni manifestanti hanno rovesciato delle campane per la raccolta del vetro per poi tirare fumogeni e bombe carta contro le forze dell’ordine. Una bomba carta ha infranto il vetro blindato di un mezzo di reparto. Ne è seguito, su ordine del questore, un intervento di contenimento da parte delle forze dell’ordine.

Il prefetto di Roma Lamberto Giannini in una nota esprime solidarietà ai poliziotti. “Esprimo tutta la mia solidarietà ai poliziotti che sono stati feriti dai petardi e dagli oggetti lanciati dai manifestanti durante il corteo indetto questa sera a San Lorenzo per ricordare il giovane Ramy – afferma Giannini -. Ringrazio il questore e tutte le forze dell’ordine per l’equilibrio dimostrato nel gestire questa situazione. É inaccettabile scendere in piazza con la predeterminazione di aggredire le forze dell’ordine, come dimostra il fatto che l’attacco è avvenuto contro gli agenti schierati a presidio di una caserma, attraverso l’utilizzo di petardi e altri oggetti contundenti, portati in Piazza, celati per sfuggire ai controlli. Colgo l’occasione per ringraziare ancora una volta agenti, carabinieri e finanzieri per il loro operato quotidiano: un lavoro prezioso e insostituibile”.

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv