A Bruxelles i 70 anni dell'INCA Belgio con Maurizio Landini

Dic 9, 2024 - 13:31
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A Bruxelles i 70 anni dell'INCA Belgio con Maurizio Landini

Primi festeggiamenti stasera per i 70 anni dell’INCA in Belgio, nata nel 1954 con un piccolo ufficio clandestino a Bruxelles. Erano i tempi di un unico operatore che spostandosi giornalmente cercava di coprire il bacino di utenza vallone e fiammingo investito dalla grande ondata migratoria dopo la firma del protocollo di intesa firmato nel 1946 fra Italia e Belgio che prevedeva lo scambio fra manodopera italiana e carbone belga a prezzo ridotto. 

Due anni dopo apre l’ufficio di Liegi che sin da subito tesse una fitta rete di relazioni con associazioni culturali e politiche in loco, principalmente con l’associazione Leonardo da Vinci e con il Partito Comunista, mentre bisognerà aspettare gli anni sessanta per l’apertura della permanenza anche a La Louvière, una cittadina della vallonia tipicamente operaia, con una forte presenza d’immigrati italiani, che sarà poi il primo bacino minerario ad essere colpito dalla crisi delle miniere e, in quel periodo di intense lotte sindacali per i diritti e per il posto di lavoro, tra il patronato INCA e i sindacati locali (FGTB) si stabiliscono presto dei solidi legami di reciproca collaborazione.

L’ufficio di Charleroi nasce nel 1964, con un’attività collegata principalmente al diritto alla pensione d’invalidità di miniera, tematica che era sempre stata al centro dell’attività del Patronato, sin dalla terribile tragedia di Marcinelle, l’8 agosto del 1956, che vide l’INCA essere il principale promotore e coordinatore della fase processuale della catastrofe. 

Nel 1981 l’INCA Belgio cambia la propria ragione sociale da società di fatto in associazione senza scopo di lucro e nel 1995 trasferisce la propria sede sociale negli storici uffici di Avenue des Arts numero 20 , nel quartiere europeo, prima di spostarsi nella prestigiosa sede attuale, in rue de la Loi 26.

Dai tre uffici con sei operatori agli inizi degli anni 2000, oggi l’INCA Belgio opera su tutto il territorio belga con 12 operatori (8 a tempo pieno, 4 a tempo parziale) in 5 uffici provinciali - Bruxelles, Charleroi, La Louvière, Mons, Liegi -, 3 uffici zonali - Genk, Morlanwelz, Laeken - e svariate permanenze settimanali (a Seraing, nel centro di Liegi presso la FGTB, a Beyne-Heusay, a Tubize presso la FGTB e ad Anderlecht presso l’associazione CASI-UO). 

Alle grandi personalità degli esordi, come Cigni - il primo operatore INCA - Martella, Alberte Roobaerts, Michele Calamera, Lelio Leli, l’avvocato Antonio Mazziotti di Celso, Antonio Motta, Rino Lucchese, Gennaro Giuliani, il 2 febbraio 2001, succede come presidente del consiglio di amministrazione Elio Carozza, che rilancia l’associazione, sia per quanto riguarda la sua presenza nella vita sociale e politica, sia negli aspetti organizzativi e gestionali. Stefano Tricoli è nominato coordinatore nazionale e diventerà Presidente nel 2012, lasciando il posto di Coordinatore ad Eleonora Medda, che ancora guida il Patronato, oggi sotto la presidenza di Vincenzo Sgalla.

Con l’evoluzione della presenza italiana in Belgio, è cambiata negli anni l’attività dell’INCA, che in Belgio chiude positivamente ogni anno più di 12.000 dossier, soprattutto di richieste di protezione sociale. A seguito della crisi economica del 2008, soprattutto a partire dagli anni 2011-2012, gli uffici INCA hanno poi assistito sempre più « migranti di rimbalzo », ovvero cittadini extracomunitari dapprima emigrati in Italia che poi hanno deciso di emigrare nuovamente con le proprie famiglie verso il Belgio. A Bruxelles ed in Vallonia è presente ed attiva una cospicua comunità italo-marocchina che in termini di bisogni non differisce dai migranti intra-europei.

L’INCA Belgio, nel suo settantasimo compleanno, offre ormai una assistenza a tutto tondo, affiancando all’attività storica legata alla previdenza ed ai sistemi pensionistici nuovi contributi sui sistemi di protezione sociale, sugli ostacoli che si possono incontrare durante la vita in età lavorativa, la genitorialità, la disoccupazione, gli aiuti sociali o la fiscalità, servizi fortemente richiesti dalla popolazione più giovane e, più in generale, dalla nuova emigrazione.

Appuntamento quindi stasera con un dibattito con il Segretario Generale, Maurizio Landini, cui seguirà un momento di convivialità per celebrare l’importante compleanno!

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Filippo Giuffrida Ha cominciato la sua carriera giornalistica nel 1982, come giornalista presso Radio Riviera Tre. Dal 1989 collabora con Radio One e con l'agenzia stampa Hi News. Nel 1994 si è trasferito a Bruxelles come corrispondente per l'agenzia L’Altra News. Nel 2003 ha fondato l'agenzia stampa DSPRESS ed è stato nominato Redattore capo della rivista L'Incontro, nel 2010 ha assunto la direzione del periodico mensile La Lettre B. Direttore dell'Istituto Europeo di Studi Giuridici e di Comunicazione, dal febbraio 2019 è il corrispondente da Bruxelles dell'agenzia giornalistica 9 Colonne, diretta da Paolo Pagliaro. Membro fondatore di ITACA, è il direttore di RadioCom.tv, la prima web-radio in lingua italiana destinata alle comunità italiane all'estero, un progetto sostenuto dal Ministero degli Esteri. Nel 2013 ha vinto il Michel Vanderborght Award nella categoria giornalismo e nel 2020 ha vinto il Radnoty Award nella categoria giornalismo. È uno degli autori del libro "Lettere dall'Europa" e degli editorialisti del periodico quindicinale Patria Indipendente. Filippo Giuffrida è il pronipote dello scrittore e giornalista Leonida Rèpaci e del giornalista e politico Ottavio Pastore, che fu il primo direttore de l'Unità. Ex Presidente del Comitato Provinciale dell'ANPI del Belgio, è il Vicepresidente della FIR, Federazione Internazionale dei Resistenti.