A Milano il Festival di prevenzione del gioco d’azzardo per sensibilizzare i cittadini

Ott 4, 2025 - 06:16
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A Milano il Festival di prevenzione del gioco d’azzardo per sensibilizzare i cittadini

Il gioco d’azzardo patologico si può e si deve combattere insieme. Il messaggio di “Tutti in Gioco”, Festival di prevenzione del gioco d’azzardo, è chiaro: prevenire con azioni concrete una patologia che, si stima, coinvolge oltre 800 mila persone in Italia. L’obiettivo in comune: sensibilizzare i cittadini sui rischi legati al gioco d’azzardo e contrastarli attraverso una serie di iniziative gratuite e diffuse sul territorio, rivolte a tutti. Il programma prevede più di 30 incontri pubblici, attività partecipative, spettacoli e momenti di confronto, con un approccio comunitario e integrato, organizzati nella Città Metropolitana di Milano e nella Provincia di Lodi. Il Festival è iniziato stamattina con un viaggio nel cuore Milano, a bordo di un tram storico degli Anni 20, trasformato in una vera e propria piattaforma itinerante per la promozione della salute pubblica. Il tram è partito da Cenisio e ha attraversato il centro cittadino, facendo una prima tappa in Piazza Castello e concludendo il percorso in Piazza Fontana. I cittadini e i passanti hanno avuto la possibilità di incontrare i professionisti di Ats Città Metropolitana di Milano e dei 14 enti coinvolti nel Piano Locale per la prevenzione e il contrasto al gioco d’azzardo patologico e ricevere kit di sensibilizzazione pensati per stimolare consapevolezza e autotutela, incoraggiando anche pratiche di autoesclusione dal gioco d’azzardo online.

Secondo il Libro nero dell’azzardo, promosso da Cgil, Federconsumatori e Issco, la raccolta del gioco d’azzardo in Italia, nel 2024, ha raggiunto i 157,4 miliardi di euro, una cifra equiparabile al 7,2 per cento del Pil del Paese, superiore di 20 miliardi di euro in confronto alla spesa sanitaria complessiva. In particolare, occorre fare attenzione al gioco d’azzardo online. Mentre a livello nazionale l’azzardo fisico non ha ancora raggiunto i livelli pre-pandemici, l’azzardo online è cresciuto di 10 miliardi nel 2024 (+12,2 per cento rispetto al 2023) raggiungendo i 92,1 miliardi, contro i 65,3 dei diversi giochi fisici, in lieve calo sull’anno precedente. Per quanto riguarda la Lombardia, i dati sulla raccolta del gioco d’azzardo online mostrano una crescita nell’ultimo triennio: 9.253.270 euro nel 2022, 10.429.830 euro nel 2023 e 12.387.520 euro.

“Nonostante i grandissimi sforzi messi in campo – ha spiegato l’assessore al welfare di Regione Lombardia Guido Bertolaso – è importante avere consapevolezza che purtroppo ogni misura presa per contrastare il gioco d’azzardo patologico rischia di essere insufficiente, viste le enormi dimensioni del fenomeno sia in termini economici che sociali. Siamo però convinti che, con l’impegno di tutti e con la trasformazione delle idee e leggi in azioni concrete, possiamo quantomeno rendere tutta la cittadinanza consapevole di quelli che sono i rischi che comporta. Ringrazio tutti gli operatori delle strutture pubbliche della nostra Regione e i volontari del terzo settore impegnati tutti i giorni a fronteggiare questo grande problema. Continuiamo insieme a mettere in pratica tutte le iniziative possibili e immaginabili e ad agire con grande convinzione per prevenire e contrastare il gioco d’azzardo patologico”. “I dati di Caritas Ambrosiana e Fondazione San Bernardino confermano che ormai il 50 per cento di coloro che si accostano ai centri di ascolto o sono a rischio di usura è vittima del gioco d’azzardo patologico – ha detto Monsignor Franco Agnesi -Occorre allora ribadire con forza che l’azzardo non è un gioco! Occorre operare sul piano culturale ed educativo per una efficace prevenzione dell’accesso alle numerose occasioni di scommessa. In particolare siamo molto preoccupati per i numerosi minorenni che dichiarano di accedere all’azzardo, soprattutto on line. È urgente agire sulla riduzione dell’offerta con una riforma organica dell’azzardo telematico e fisico”.

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Redazione Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore di Radiocom.tv