Bancari in piazza in Tunisia: tasso di partecipazione allo sciopero oltre l’80 per cento
’80 per cento dei bancari e dei dipendenti delle istituzioni finanziarie ed assicurative in Tunisia hanno aderito allo sciopero generale in corso oggi: lo ha riferito la principale organizzazione sindacale del paese, l’Unione generale tunisina del lavoro (Ugtt). Centinaia di professionisti hanno accolto l’invito della Federazione generale delle banche, delle istituzioni finanziarie e delle compagnie di assicurazione, affiliata all’Ugtt, e si sono radunati fin dalle prime ore di stamani in Piazza Mohamed Ali, nella capitale, per chiedere la ripresa del dialogo sociale con il Consiglio bancario e finanziario (Cbf), autorità di vigilanza del settore. Il segretario generale della federazione, Ahmed Jaziri, ha dichiarato che il tasso di partecipazione allo sciopero ha superato l’80 per cento, confermando la paralisi del settore finanziario. “Tutti i servizi bancari sono interessati. Questo movimento è un grido d’allarme: i lavoratori vivono una situazione di ingiustizia e subiscono perfino pressioni per impedire loro di aderire allo sciopero”, ha affermato Jaziri. Nelle scorse ore, la federazione si era detta “aperta al dialogo”, indicando che un ritorno al tavolo delle trattative con il Cbf potrebbe portare alla sospensione del movimento. Tuttavia, finora non sono arrivati segnali concreti da parte datoriale, nonostante i molteplici appelli alla mediazione rivolti alla presidenza della Repubblica e al ministero delle Finanze. Dal canto suo, il Cbf ha condannato lo sciopero, definendolo “ingiustificato” in un comunicato diffuso venerdì scorso. L’autorità ha sostenuto che la protesta “non ha alcuna motivazione sociale o economica” e che la sospensione delle attività “lede gli interessi dei cittadini e delle imprese in un momento in cui l’economia nazionale ha bisogno di stabilità e solidarietà”. Il Consiglio ha ribadito il proprio impegno ad applicare gli aumenti salariali previsti dalla Legge di bilancio 2026, non appena sarà pubblicato il decreto attuativo sulla Gazzetta ufficiale, sottolineando al contempo la volontà di migliorare il potere d’acquisto e le condizioni di lavoro dei dipendenti, nel rispetto delle procedure legali e dello spirito di responsabilità collettiva.
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