Casa: servono più di 15 mila euro l’anno per mantenerla

Giu 10, 2025 - 05:58
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Casa: servono più di 15 mila euro l’anno per mantenerla

Le famiglie italiane spendono, in media, 1.298 euro al mese per mantenere la casa; il dato arriva dall’analisi realizzata da Facile.it e Mutui.it su 10 città campione e include i costi legati al mutuo, le bollette luce e gas, l’acqua, le spese di manutenzione ordinaria, quelle condominiali e la Tari. Se, in media, la spesa annua è pari a poco più di 15.500 euro, i valori cambiano sensibilmente spostandosi lungo lo Stivale: al Nord, ad esempio, costa mediamente il 47% in più rispetto al Sud e nelle Isole. E tra le città analizzate, Milano guida la classifica con una spesa media annuale che supera i 24.000 euro; Roma è seconda, con 21.000 euro, mentre la città più economica tra quelle analizzate è Palermo, dove sono sufficienti poco meno di 8.500 euro l’anno. L’analisi è stata realizzata prendendo in considerazione un’abitazione di circa 100 mq, ubicata in zona semicentrale nelle seguenti città campione: Milano, Torino, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Palermo e Cagliari. Il valore dell’immobile è stato calcolato sulla base delle quotazioni medie rilevate da Agenzia delle Entrate – Omi, mentre per il mutuo è stato considerato un finanziamento a tasso fisso al 3,3%, durata 25 anni e LTV (Loan To Value) che varia, a seconda del Comune, tra il 75% e l’80%, così come emerso dall’osservatorio di Facile.it – Mutui.it. Per le altre voci di spesa sono stati invece rielaborati i dati forniti da fonti associative e istituzionali, tra cui l’Istat. La rata del mutuo è la voce più importante e, a seconda della città, rappresenta tra il 75% e l’86% della spesa mensile, con valori assoluti che variano sensibilmente in base alle quotazioni immobiliari. A Milano, ad esempio, un immobile da 100 mq in un normale stato conservativo e ubicato in una zona semicentrale costa, in media, 465.000 euro; a Roma servono 410.000 euro. Con questi valori e un mutuo di 25 anni al 3,3% significa far fronte ad una rata mensile che, a Milano, supera i 1.700 euro, a Roma i 1.500 euro. Guardando alle altre città analizzate, sul podio al terzo posto si posiziona Firenze (1.102 euro la rata mensile media), mentre Bologna è quarta con 1.080 euro. Le rate più basse si registrano al Sud: a Palermo, ad esempio, occorrono 489 euro al mese, a Bari 619 euro. La situazione cambia solo di poco se si guarda a chi vive in affitto; prendendo in considerazione i valori di locazione medi rilevati da Agenzia delle Entrate – Omi relativi ad un immobile di 100 mq ubicato in zona semicentrale nelle città prese in esame, la spesa annua cala in media del 6%, fermandosi a poco meno di 14.700 euro. Altra voce che incide sulle spese legate all’abitazione sono le utenze luce, gas, l’acqua, le spese condominiali e quelle di manutenzione ordinaria. Anche in questo caso i costi sono più elevati nelle città del Nord, dove in media si deve mettere a budget il 29% in più rispetto a quelle del Centro Italia e, addirittura, il 48% in più se confrontate con quelle ubicate nelle regioni del Sud e nelle Isole. A guidare la classifica è ancora una volta Milano, con una spesa media mensile che arriva a sfiorare i 300 euro, seguita questa volta da Torino (288 euro) e Genova (284 euro). A Napoli e Roma si spendono, in media, circa 210 euro al mese. Chiudono la graduatoria le città di Cagliari, dove sono sufficienti 175 euro al mese, Palermo (190 euro) e Bari (195 euro), aree sicuramente agevolate da un clima meno rigido che consente di ridurre i consumi energetici e, in particolare, quelli legati al riscaldamento. A completare il quadro c’è la Tari, la tassa comunale per lo smaltimento dei rifiuti. Ai fini del calcolo è stata presa in esame una famiglia composta da tre componenti e un immobile di 100 mq. In questo caso lo scenario si ribalta e sono le famiglie residenti al Sud e nelle Isole a dover far fronte ai costi più alti; qui, tra le città analizzate, si spende in media il 16% in più rispetto al Nord Italia. Fa eccezione Genova, che conquista il primo posto nella graduatoria con un valore di Tari 2024 pari a 501 euro, il più alto tra i 10 comuni capoluogo presi in esame. Al secondo posto si posiziona la città di Napoli, dove lo scorso anno la spesa media per la tassa comunale è stata pari a 482 euro; terzo posto per il comune di Cagliari (465 euro), seguito da quello di Bari (426 euro). A Roma si è speso 394 euro, vale a dire il 25% in più rispetto a Milano. Chiude la classifica Bologna, che è risultata essere tra le città analizzate quella con la Tari più bassa (287 euro).

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Redazione Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore di Radiocom.tv