Corea del Sud: Yoon ha tempo fino a sabato per sottoporsi a un interrogatorio

I procuratori che seguono le indagini per tradimento a carico del presidente della Corea del Sud, Yoon Suk Yeol, hanno concesso a quest’ultimo sino a sabato 21 dicembre per sottoporsi a un interrogatorio, dopo che il capo dello Stato, posto in stato d’accusa sabato per la sua decisione di proclamare la legge marziale all’inizio di dicembre, ha disertato le prime convocazioni della procura. I procuratori hanno avvertito che la mancata comparizione da parte di Yoon potrebbe innescare l’emissione di un mandato d’arresto a suo carico. Gli investigatori impegnati nelle indagini a carico di Yoon e dei vertici delle forze armate per il tentativo di colpo di mano militare del 3 dicembre scorso avevano convocato il presidente per un interrogatorio mercoledì scorso, senza ricevere però alcuna risposta. Nei giorni scorsi gli investigatori hanno anche tentato di perquisire gli uffici del presidente. La Corte costituzionale della Corea del Sud ha intrapreso ieri la revisione della mozione di “impeachment” a carico del presidente Yoon Suk Yeol, avviando il processo che entro sei mesi potrebbe culminare nella destituzione del presidente. I sei giudici della Corte hanno concordato di convocare la prima udienza sul caso il 27 dicembre, dopo aver tenuto il loro primo incontro da quando l’Assemblea nazionale ha presentato la mozione per la messa in stato d’accusa sabato notte. La Corte ha annunciato anche che i rappresentanti dell’Assemblea nazionale e Yoon parteciperanno all’udienza per stabilire le procedure di giudizio. “Delibereremo rapidamente e in modo equo”, ha dichiarato il giudice Kim Hyung-du nel corso di una conferenza stampa prima che l’incontro avesse inizio. “Discuteremo su come organizzare le procedure preparatorie”. La Corte costituzionale coreana sconta problemi di legittimità, poiché tre dei suoi nove seggi sono attualmente vacanti. Kim ha detto di aspettarsi che la corte possa completare le tre nomine vacanti entro la fine del mese. L’Assemblea nazionale ha presentato mozioni per eleggere tre nuovi giudici la settimana scorsa e prevede di ospitare le audizioni di conferma già questa settimana.