Educare al rischio: come aiutare i bambini a crescere resilienti e autonomi
Proteggere i bambini dai pericoli è importante, ma non bisogna privarli delle esperienze che comportano piccoli rischi, fondamentali per la loro crescita. La Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza, ha realizzato un vademecum per aiutare i più piccoli a conoscere i propri limiti, gestire le emozioni e sviluppare competenze fondamentali per diventare adulti equilibrati e sicuri. Secondo la presidente della SINPIA, imparare a gestire i rischi permette ai bambini di sviluppare la resilienza, cioè la capacità di affrontare situazioni stressanti o traumatiche e di riorganizzarsi positivamente di fronte alle difficoltà. Anche la direttrice dell’unità operativa specializzata a Milano, sottolinea che l’iperprotezione può generare ansia e insicurezza, ostacolando lo sviluppo dell’autonomia e della voglia di esplorare. Gli esperti invitano i genitori a lasciar esplorare i figli e ad affrontare ostacoli adeguati alla loro età, a favorire il gioco libero sotto una sorveglianza discreta, e a concedere gradualmente spazi di libertà sempre più ampi. È importante che i bambini abbiano l’occasione di confrontarsi con i propri limiti, di provare a superarli e di costruire così fiducia in sé stessi, una sana autostima e una visione realistica delle proprie capacità. Saper distinguere tra pericoli reali e percepiti, non eccedere nella protezione e insegnare a gestire la paura del fallimento sono aspetti chiave per prepararli ad affrontare in modo sicuro e autonomo le difficoltà della vita. In questo modo, errori, cadute e conflitti diventano esperienze formative e indispensabili per diventare adulti più forti e sicuri.
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