Fede e diplomazia culturale, la Biblioteca Vaticana verso il Giubileo

Nov 30, 2024 - 03:39
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Fede e diplomazia culturale, la Biblioteca Vaticana verso il Giubileo

Un'occasione unica per celebrare, insieme alla fede, il ruolo coesivo della diplomazia culturale, per costruire ponti e promuovere dialogo. Il Giubileo rappresenta questo per la Biblioteca Apostolica Vaticana, custode di un patrimonio composito e unico che abbraccia epoche e civiltà diverse. A circa cinque secoli dalla sua fondazione, nel 1451 da parte di Niccolò V, la BAV che conserva la Bolla di indizione del primo Giubileo del 1300, continua ad aprirsi al mondo intessendo relazioni, in una visione corale e partecipata. Lo dimostrano gli eventi in programma per i prossimi mesi e anticipati questa mattina, 28 novembre, nella conferenza presso la Sala Stampa della Santa Sede sul tema “La Biblioteca Apostolica Vaticana per la crescita di un nuovo umanesimo”. Per il 2025 la Biblioteca Apostolica Vaticana si conferma “un laboratorio costante di progetti e iniziative, vivace sede di scambio e di confronto con interlocutori internazionali”, luogo che vanta “un’intensa attività editoriale”, una “presenza attiva nel contesto della formazione professionale con la Scuola di Biblioteconomia” e la “partecipazione ad attività espositive in tutto il mondo", ha detto monsignor Angelo Vincenzo Zani, Archivista e Bibliotecario di Santa Romana Chiesa menzionando alcune delle principali iniziative. Innanzitutto la partecipazione alla mostra The Art of Numbers in seno alla Biennale di Arte Islamica che inaugurerà a Jeddah, in Arabia Saudita, il 25 gennaio presso il terminal Hajj del King Abdulaziz International Airport, dove ogni anno transitano per i pellegrinaggi sacri milioni di viaggiatori musulmani. “Il dialogo con l’aerea islamica è in sviluppo”, ha osservato monsignor Zani citando il suo recente viaggio in Iraq in occasione del 17th Rabee al-Shahada International Festival o l’accordo di collaborazione culturale e scientifica siglato con la King Hamad Digital Library del Regno del Bahrain, siglato in occasione dell’incontro promosso dalla BAV in Vaticano con le biblioteche nazionali di tutto il mondo. “Questa apertura del Medio Oriente – ha proseguito - è frutto dei viaggi di Papa Francesco nel segno del dialogo con il mondo islamico”. Il senso della partecipazione alla Biennale, ha poi precisato, si colloca nel desiderio dell’Arabia Saudita di individuare in Occidente un interlocutore con cui porsi in dialogo. Nell’anno del Giubileo, un altro evento di portata mondiale sarà l’Expo 2025 di Osaka in Giappone che – ha precisato don Mauro Mantovani, prefetto della Biblioteca Vaticana - porrà “in risalto la trasformazione della città, il cammino comune dell’umanità e il dialogo tra popoli, culture, religioni e generazioni: dimensioni fondamentali del nuovo umanesimo, per lo sviluppo di una tecnologia posta al servizio della crescita umana integrale, individuale e sociale”. A Osaka la BAV è coinvolta in un progetto in collaborazione con la società nipponica NTT, da diversi anni partner per l’implementazione tecnologica di alcuni settori della Vaticana. “A Dubai per l’Expo 2020 – ha ricordato il sacerdote - NTT realizzò una visita virtuale della Torre dei Venti in Vaticano”. Vocazione primaria della BAV, secondo le intenzioni di Papa Francesco e di tutti i suoi predecessori, è quella di essere un luogo aperto. Ecco perché, ha aggiunto don Mantovani, in un’ottica di “dialogo tra saperi e di utilizzo della tecnologia a favore dello sviluppo umano integrale”, negli ultimi anni nella sede della Vaticana sono state inaugurate numerose iniziative nel segno dell’interdisciplinarietà e dello scambio. Dal 2021 si tengono esposizioni nella Kerkorian Hall: fino al prossimo 14 dicembre sarà visitabile la mostra Il libro e lo Spirito, in occasione dei 750 anni dalla morte di san Bonaventura da Bagnoregio e di san Tommaso d’Aquino, mentre durante tutto l’anno prossimo, mentre numerosi pellegrini giungeranno a Roma da ogni dove, sarà allestita una grande esposizione che coinvolgerà noti artisti contemporanei sul tema dei “giri del mondo”. Allo sguardo del visitatore saranno offerti i giornali provenienti dalle più remote parti del globo, stampati in molte lingue, appartenuti al diplomatico Cesare Poma (1862-1932) e ricevuti in eredità dalla BAV. A questi documenti sarà accostata la narrazione delle trasferte di due giornalisti francesi e di sei donne che, ha proseguito il prefetto della BAV “partirono sole in giro per il mondo, sfidando pregiudizi e luoghi comuni”. “Viaggio”, “visioni”, silenzio”, “Parola”, “intelligenza”, “carità”, “umanesimo” speranza”, sono invece i vocaboli tratti dalla Bolla di indizione del Giubileo a cui saranno dedicati gli otto incontri che, dal 13 dicembre e lungo il 2025, si svolgeranno nel Salone Sistino della Biblioteca Vaticana nell’ambito del progetto congiunto con l’Istituto di Cultura e Formazione Antonio Rosmini “Parole aperte. Lessico giubilare per il nostro tempo”. Ogni evento sarà caratterizzato da una conferenza, dalla lettura di testi conservati presso la BAV e affidati alla voce di professionisti con accompagnamento musicale. Sempre legati all’Anno Santo sono il progetto che consente di consultare virtualmente i manoscritti della Vaticana che si riferiscono al tema e della speranza e l’iniziativa del Medagliere della Biblioteca, il più importante al mondo con i suoi trecentomila esemplari, che ha riprodotto un esemplare unico delle circa duemila monete rinvenute attorno alla tomba di Pietro. Si tratta di un picciolo della zecca di Roma con il Sacro Volto della Veronica, emesso durante il Giubileo del 1450 indetto da Niccolò V, uno dei più partecipati della storia. La piccola moneta vuole rendere omaggio all’offerta silenziosa della vedova descritta dai Vangeli che gettò nel tempio tutto ciò che possedeva. Aperta agli studiosi di ogni appartenenza religiosa, con diecimila accessi annui, la Biblioteca Vaticana continua ad accrescere il suo patrimonio: recentemente circa sessantacinquemila LP di musica operistica sono stati ricevuti in dono dagli Stati Uniti. Un segno ulteriore di un'istituzione con radici in un passato lontano, ma proiettata con speranza verso il futuro nel segno di uno sviluppo umano integrale.

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv