Germania: lavoratori Volkswagen in protesta, scontro tra dirigenza e sindacati
Primo scontro tra Volkswagen e sindacati sul contratto collettivo: mercoledì il gruppo automobilistico tedesco, che potrebbe chiudere tre fabbriche in Germania mettendo così a rischio migliaia di posti di lavoro, ha respinto le richieste di Ig Metall, il maggiore sindacato dei metalmeccanici, tra cui quella di un aumento del 7 per cento degli stipendi, giudicando necessaria una massiccia riduzione dei costi. Le trattative sul contratto sarebbero dovute iniziare a ottobre, ma la data è stata anticipata di un mese: le parti si sono incontrate mercoledì a Palazzo Herrenhausen di Hannover. Prima del confronto il capo negoziatore Daniela Cavallo, responsabile del Consiglio di fabbrica del Gruppo Volkswagen (VW), ha dichiarato che i colloqui sulla sicurezza del lavoro non sono "negoziabili". "Dobbiamo salvaguardare la futura redditività e competitività di Volkswagen nel lungo periodo. Per farlo, dobbiamo ridurre i costi. Ora è il momento di intraprendere insieme un'azione innovativa", ha detto Arne Meiswinkel, che guida i negoziati dal lato di Volkswagen.
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