Hacker accedono a dati degli assistenti parlamentari
Hacker al momento ignoti hanno portato a termine un “ingresso illecito” nella banca dati del Parlamento europeo, riuscendo ad accedere ai dati di un numero ancora imprecisato dei circa 1.500 assistenti che lavorano nell’istituzione. L’infrazione è avvenuta all’inizio del 2024 e ieri agli assistenti è stata recapitata una lettera nella quale il Pe ha notificato loro l’accaduto.
Nelle mani dei pirati informatici sono finiti documenti quali le carte d'identità, i passaporti, gli estratti di casellari giudiziali e i curricula degli assistenti. Sull’accaduto è in corso un’indagine dell'Autorità europea per la protezione dei dati e della polizia lussemburghese, in quanto il server violato è nel territorio di loro competenza. Gli assistenti sono stati informalmente invitati a sostituire i documenti d'identità, elemento che rischia di creare - almeno per gli italiani - una congestione alla Cancelleria Consolare della capitale belga, proprio nel momento in cui, tra pochi giorni, diventerà Consolato Generale
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