I deputati europei sono preoccupati dal ritiro degli Stati Uniti dalla revisione dei diritti umani delle Nazioni Unite

Il presidente della sottocommissione per i diritti umani del Parlamento europeo, assieme al suo omologo della delegazione del PE per le relazioni con gli Stati Uniti, in una  dichiarazione rilasciata stamane si dicono estremamente preoccupati dalla decisione degli Stati Uniti d'America di non partecipare alla revisione delle Nazioni Unite sulla loro situazione dei diritti umani, definendo la decisione “una mossa che rappresenta un preoccupante passo indietro rispetto all'impegno globale di Washington in materia di diritti e giustizia, rendendolo il primo paese in assoluto a rifiutarsi di farlo”. La scelta degli Stati Uniti di non partecipare al processo, letta assieme all'ordine presidenziale del 4 febbraio 2025 che annuncia il ritiro degli Stati Uniti dal Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite (UNHRC) ed alla recente decisione degli Stati Uniti di violare l'accordo tra le Nazioni Unite e gli Stati Uniti in qualità di paese ospitante, inviano, secondo gli Europarlamentari, un segnale molto preoccupante al mondo, minando “l'ordine internazionale istituito dopo la seconda guerra mondiale per porre fine alle atrocità di cui il mondo è stato testimone in quei momenti bui.”