Il governo della Cina ha approvato la costruzione di 10 nuovi reattori nucleari

Il governo della Cina ha approvato la costruzione di dieci nuovi reattori nucleari, rafforzando ulteriormente il ruolo dell’energia atomica nella transizione del Paese verso fonti energetiche rinnovabili e sostenibili. Come riportato dal quotidiano locale “The Paper”, si tratta del quarto anno consecutivo in cui la Cina approva almeno 10 nuovi reattori. Attualmente, sono 30 quelli in fase di costruzione nel Paese (quasi la metà del totale globale), che potrebbe sostituirsi agli Stati Uniti come leader mondiale nella produzione di energia nucleare entro la fine del decennio. Stando a “The Paper”, il costo complessivo degli ultimi dieci reattori è stimato in 27,4 miliardi di dollari, un prezzo decisamente inferiore rispetto ai progetti nucleari in fase di realizzazione nel Regno Unito, dove il costo delle due unità nella centrale nucleare di Hinkley Point C potrebbe attestarsi complessivamente a 63,7 miliardi di dollari. Quattro degli ultimi reattori approvati dal gabinetto cinese sono stati assegnati alla società energetica statale China General Nuclear Power, mentre China National Nuclear, State Power Investment e China Huaneng Group hanno ottenuto l’approvazione per due reattori ciascuno. L’annuncio ha avuto un impatto positivo sul mercato, con i titoli delle aziende nucleari cinesi che sono aumentati in apertura alle contrattazioni odierne. In particolare, le azioni di Cgn Power hanno registrato un rialzo del 4,1 per cento a Hong Kong. Secondo il Consiglio cinese per l’elettricità, la capacità nucleare della nazione dovrebbe raggiungere i 65 gigawatt entro la fine del 2025. Entro il 2040, si prevede che la flotta atomica del Paese raggiungerà i 200 gigawatt e rappresenterà circa il 10 per cento della produzione totale di energia, secondo un rapporto pubblicato ieri dall’Associazione cinese per l’energia nucleare.
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