Il nuovo pacchetto allargamento UE
a Commissione europea ha adottato oggi il pacchetto annuale sull’allargamento, fornendo un quadro dettagliato della situazione e dei progressi compiuti da Albania, Bosnia-Erzegovina, Kosovo, Montenegro, Macedonia del Nord, Serbia, Georgia, Repubblica di Moldavia, Ucraina e Turchia, oltre a illustrare i rispettivi percorsi verso l’adesione all’UE. Le valutazioni sono accompagnate da raccomandazioni e orientamenti sulle priorità di riforma. Nel commentare il pacchetto, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha fatto riferimento al contesto geopolitico che ha definito “teso”, sottolineando come sia “più urgente che mai completare la riunificazione del nostro continente, sotto gli stessi valori della democrazia e dello Stato di diritto.” L’allargamento , ha poi concluso la presidente, “resterà una priorità assoluta della nuova Commissione".
Nello specifico, la Commissione valuta che la Serbia abbia soddisfatto i parametri di riferimento per aprire il negoziato sulla Competitività e si aspetta che il prossimo anno la Serbia acceleri i lavori sull’attuazione delle riforme legate all’adesione all’UE a tutti i livelli, con particolare attenzione allo Stato di diritto ed ai media, compiendo sforzi credibili per porre fine alla disinformazione e alla manipolazione delle informazioni straniere. Per quanto riguarda l'Albania, la Commissione accoglie con favore l'apertura dei negoziati, chiedendo alle autorità d’intensificare ulteriormente il ritmo delle riforme, in particolare sullo Stato di diritto, la lotta alla corruzione ed alla criminalità organizzata e la promozione dei diritti fondamentali, tra cui la libertà dei media, i diritti di proprietà e le minoranze. Nel caso della Macedonia del Nord, il pacchetto ribadisce la necessità di continuare l’attuazione delle riforme del sistema giudiziario, la lotta alla corruzione ed alla criminalità organizzata, mentre riferendosi alla Bosnia-Erzegovina la Commissione segnala i risultati tangibili raggiunti in tema di gestione della migrazione, l’allineamento con la politica di sicurezza comune ed estera dell’UE e l’adozione di leggi sulla magistratura, l’antiriciclaggio ed il conflitto di interessi.
Disponibilità poi a preparare un parere sulla domanda di adesione del Kosovo, non appena il Consiglio lo richiederà, tenendo conto dei progressi nella lotta contro la criminalità organizzata. A condizione che l'Ucraina soddisfi tutte le condizioni, la Commissione attende
l’apertura dei negoziati “il prima possibile”, negoziati già aperti invece con la Moldavia “nonostante la continua interferenza russa”. Situazione di stallo invece con la Georgia così come per la Turchia.
Spetterà ora al Consiglio esaminare le raccomandazioni odierne della Commissione e prendere decisioni sulle tappe future del processo di allargamento.
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