Resterà bassa, al +1,1% nel 2024 e al +1,6% sia nel 2025 sia nel 2026, l’inflazione in Italia. Lo rilevano le proiezioni economiche di Banca d’Italia. La discesa rispetto al 2023 (quando, secondo i dati Istat, l’indice si è attestato al +5,7%), spiega Bankitalia, rifletterebbe in larga misura il ridimensionamento dei prezzi dei beni energetici e dei beni intermedi. Le pressioni derivanti da un’accelerazione delle retribuzioni sarebbero in larga misura assorbite da una riduzione dei margini di profitto e dal recupero della produttività, aggiunge Bankitalia.
Giò Barbera
Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti.
Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988.
Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv