IVA sul digitale, arriva il via libera del Consiglio anche per affitti brevi e servizi di trasporto

Il Consiglio ha adottato oggi una serie di leggi per rendere le norme dell'imposta sul valore aggiunto (IVA) dell'UE adatte all'era digitale. Il pacchetto adottato oggi apporta modifiche a tre diversi aspetti del sistema IVA: entro il 2030, obblighi di dichiarazione dell'IVA completamente digitali per le aziende che vendono beni e servizi a imprese di un altro Stato membro dell'UE; obbligo per le piattaforme online di pagare l'IVA sugli affitti di alloggi a breve termine e sui servizi di trasporto passeggeri; miglioramenti e maggiore diffusione degli sportelli unici IVA online, in modo che le imprese non debbano effettuare costose registrazioni IVA in ogni Stato membro in cui operano.
Questa decisione arriva dopo che l'8 dicembre 2022 la Commissione europea aveva presentato il pacchetto “L'IVA nell'era digitale”, in cui proponeva: una modifica alla direttiva che regola le norme in materia di IVA per l'era digitale (direttiva 2006/112/CE); una modifica al regolamento che sancisce le modalità di cooperazione amministrativa in materia di IVA necessarie per l'era digitale (regolamento UE n. 904/2010); e una modifica al regolamento sugli obblighi di informazione per taluni regimi IVA (regolamento di esecuzione UE n. 282/2011). Il pacchetto di norme approvato contiene tutte le richieste della Commissione europea.
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