Kosovo: le opposizioni bloccano l’insediamento dell’Assemblea, è stallo politico

Apr 18, 2025 - 07:33
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Kosovo: le opposizioni bloccano l’insediamento dell’Assemblea, è stallo politico

L’interruzione di ieri della seduta costitutiva dell’Assemblea nazionale del Kosovo, che di fatto sta ritardando la costituzione di un nuovo esecutivo, apre all’ipotesi di una fase di instabilità politica per il Paese. La seduta è stata bloccata per volontà dell’opposizione, che ha deciso di non approvare la relazione della commissione per la Verifica dei mandati, ritenendola incostituzionale. Questo passaggio, necessario per procedere con i lavori, è stato osteggiato perché, secondo i partiti d’opposizione, il primo ministro, Albin Kurti, non avrebbe rassegnato le dimissioni nei tempi previsti dalla Costituzione prima di procedere all’accettazione del mandato di deputato. Da parte sua, Kurti ha replicato accusando i parlamentari del Partito democratico del Kosovo (Pdk), della Lega democratica del Kosovo (Ldk), della Lista serba e dell’Alleanza per il futuro del Kosovo (Aak) di aver commesso “un attacco istituzionale interno alla Repubblica del Kosovo e alle elezioni democratiche”. “Questa è una situazione senza precedenti nel nostro Paese – ha detto il primo ministro -. Queste persone stanno rovinando la reputazione del nostro Paese”. Intanto questa mattina la presidente della Camera, Avni Dehari, ha informato dell’interruzione dei lavori la presidente kosovara, Vjosa Osmani, che ha sollecitato la ripresa dei lavori dell’Assemblea entro 48 ore dalla sua interruzione, come previsto dalla Costituzione, dalla Corte costituzionale e dal Regolamento dell’Assemblea del Kosovo. La situazione di stallo politico potrebbe essere una conseguenza dell’esito incerto delle elezioni parlamentari del 9 febbraio. Nessuno dei partiti è riuscito a ottenere la maggioranza semplice dei seggi, che per essere raggiunta ne richiede 61. Il movimento Vetevendosje guidato da Kurti ha ottenuto 48 seggi, dieci in meno rispetto alle elezioni del 2021. Il primo ministro, tuttavia, ha escluso una eventuale coalizione il Pdk, che ha ottenuto 24 seggi, la Lega democratica, che ne ha ottenuti 20, e l’Alleanza per il futuro del Kosovo (Aak), che ne ha conquistati 8. A loro volta, anche i tre partiti hanno escluso la possibilità di un’alleanza con Vetevendosje. Gli unici seggi che l’attuale primo ministro può provare ad accaparrarsi sono i dieci appartenenti alle minoranze etniche, esclusi quelli riservati alla minoranza serba (sempre dieci). Perciò, anche se Kurti riuscisse ad ottenere l’appoggio dei deputati delle minoranze non serbe, gli mancherebbero comunque tre voti per raggiungere la soglia della maggioranza semplice. Nel frattempo, lunedì l’Alta rappresentante Ue per gli Affari esteri e la Politica di sicurezza, Kaja Kallas, ha annunciato che a fine maggio si recherà in Serbia e Kosovo, perché “la normalizzazione dei rapporti è fondamentale e il dialogo deve continuare”. Dal primo febbraio è entrato in carica il nuovo rappresentante speciale dell’Ue per il dialogo Belgrado-Pristina, Peter Sorensen, che succede a Miroslav Lajcak. “Stiamo valutando con Sorensen quali siano stati gli errori commessi finora nel dialogo, cosa abbia funzionato e cosa no” per dare un “nuovo impulso” al processo di normalizzazione tra le due parti, ha spiegato Kallas, che infine ha aggiunto: “Per noi è importante la normalizzazione delle relazioni tra Serbia e Kosovo, perché senza di essa nessuno dei due può intraprendere la strada europea”.

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv