La fuga dal Venezuela è innarestabile

Mar 17, 2024 - 07:45
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La fuga dal Venezuela è innarestabile

La fuga continua. I venezuelani continuano a lasciare il loro Paese. Lo hanno fatto e lo stanno facendo anche nelle prime settimane del 2024. Secondo i dati della piattaforma R4V, tra la fine del 2023 e il 2024, come riporta l'agenzia di stampa Sir, i migranti sono cresciuti dell’8,3%, circa 402.354 persone hanno lasciato il loro Paese. Un esodo che pare senza fine, e che ha già provocato la perdita del 25% della popolazione e di gran parte dei giovani. Gli ultimi dati ufficiali forniti dall’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (Acnur), aggiornati a settembre 2023, sono eloquenti; 7,7 milioni di venezuelani hanno lasciato il Paese in seguito alla crisi economica, sociale e politica esplosa nella seconda metà dello scorso decennio; di questi, 6,6 milioni hanno trovato accoglienza in Paesi di America Latina e Caraibi, più di un milione ha fatto richiesta dello status di rifugiato, e 230mila lo hanno ottenuto. Si può, dunque, supporre, che l’impressionante cifra di 8 milione di persone stia per essere superata, o lo sia già stata. E non si può che constatare che la fuga è proseguita anche di fronte a un rallentamento della crisi economica e ai tentativi, peraltro falliti, di giungere a un accordo politico che garantisca elezioni regolari. Al tempo stesso, le dinamiche migratorie stanno cambiando, e investono anche non pochi di quei venezuelani che stanno trovando un clima sempre più ostile nei Paesi che li avevano accolti, in particolare in Perù e in Cile; perciò, tornano a mettersi in cammino, stavolta verso nord, con destinazione Stati Uniti.

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv