Le conseguenze dello stop al gas attraverso l'Ucraina

Jan 28, 2025 - 04:19
 0  10
Le conseguenze dello stop al gas attraverso l'Ucraina

Le conseguenze dello stop al gas attraverso l'Ucraina Le forniture di gas russo ai Paesi dell'Unione europea attraverso l'Ucraina sono terminate il primo giorno di quest'anno, segnando la fine di un accordo quinquennale siglato nel 2019 tra i due Paesi in guerra, che consentiva alle esportazioni di gas naturale liquefatto (Gnl) di Mosca verso il continente di transitare in Ucraina prima di essere dirottate verso la destinazione finale. L'accordo è stato molto lucrativo e ha fruttato miliardi al Cremlino in entrate e a Kiev in tasse di transito. L'anno scorso Zelensky ha dichiarato di non avere intenzione di rinnovare l'accordo, sottolineando l'importanza per l'Europa di allontanarsi dalla Russia e di non permettere al Cremlino di "guadagnare altri miliardi" sul sangue ucraino. Il territorio separatista filo-russo della Transnistria, che ha rivendicato l'indipendenza unilaterale e non riconosciuta a livello internazionale dopo una breve guerra nel 1992, è stato particolarmente colpito da questa decisione. Sia la Moldova che la Transnistria hanno dichiarato l'emergenza dopo che la Russia ha tagliato le forniture di gas il primo gennaio, adducendo un presunto debito di 688 milioni di euro per forniture passate, un'accusa che il governo moldavo ha negato con forza. La decisione del gigante energetico statale russo Gazprom è arrivata un giorno dopo la scadenza dell'accordo di transito del gas con l'Ucraina e ha interrotto l'afflusso di gas alla centrale elettrica di Kuciurgan, gestita a gas dalla Transnistria, la più grande del Paese, che produceva elettricità che alimentava una parte significativa della Moldova L'interruzione ha portato alla chiusura di quasi tutte le attività industriali e a interruzioni di corrente fino a otto ore al giorno. A metà gennaio Mosca ha dichiarato che la Transnistria avrebbe ricevuto il gas dalla Russia come "aiuto umanitario", ma il resto della Moldova sarebbe rimasto tagliato fuori dalla fornitura.

Qual è la tua reazione a questa notizia?

like

dislike

love

funny

angry

sad

wow

Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv