L'ex presidente del Brasile Jair Bolsonaro è stato rinviato a giudizio per tentato golpe
La Corte Suprema del Brasile ha rinviato a giudizio l'ex presidente di estrema destra Jair Bolsonaro con l'accusa di avere ordito piani per un colpo di stato.
La decisione è stata presa dai giudici all'unanimità: cinque voti a zero. I magistrati hanno ritenuto di avere prove sufficienti per processare l'ex capo dello Stato, che avrebbe guidato la cospirazione per restare al potere nonostante la sconfitta elettorale subita nel 2022 dall'attuale presidente Luiz Inacio Lula da Silva.
Jair Bolsonaro ha reagito duramente alle accuse di tentato golpe per cui è stato rinviato oggi a giudizio. "Tutti sanno che quello che sta accadendo è, di fatto, una sorta di attacco legale alla democrazia: un processo politico, condotto in modo parziale e apertamente ingiusto", ha scritto l'ex presidente brasiliano in un post pubblicato su X poco prima della decisione della Corte suprema.
"Hanno fretta, troppa fretta", ha proseguito, e "la motivazione non è legale, ma politica": i giudici "vogliono impedirmi di andare alle elezioni da uomo libero perché sanno che, in una competizione leale, non esiste un candidato in grado di battermi".
Ma, ha avvertito, "più calpestano regole, scadenze e garanzie per cercare di eliminarmi, più diventa evidente la loro paura delle urne e della volontà del popolo. Se credessero davvero nella democrazia che affermano di difendere, mi affronterebbero alle urne".
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