Libia: l’Onu propone quattro opzioni per superare lo stallo elettorale

Mag 22, 2025 - 07:03
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Libia: l’Onu propone quattro opzioni per superare lo stallo elettorale

La Missione di supporto delle Nazioni Unite in Libia (Unsmil) ha pubblicato oggi un rapporto con le raccomandazioni della commissione consultiva libica per superare le principali controversie costituzionali che ostacolano lo svolgimento delle elezioni. Composta da 20 esperti libici in materia legale, elettorale e costituzionale, la commissione si è riunita oltre 20 volte a Tripoli e Bengasi nel corso degli ultimi tre mesi. I membri hanno esaminato la normativa vigente, inclusi il 13mo emendamento costituzionale e le leggi elettorali 27 e 28 del 2023, consultando la Commissione elettorale nazionale e la cosiddetta commissione 6+6. L’iniziativa nasce come contributo tecnico da parte libica alla missione Onu, in vista di una nuova fase del processo politico, con l’obiettivo di superare l’impasse e riunificare le istituzioni dello Stato. La rappresentante speciale del segretario generale dell’Onu in Libia, Hanna Tetteh, ha descritto il documento come “un punto di partenza per un dialogo nazionale inclusivo” volto a superare il blocco politico che, dal 2021, impedisce l’organizzazione di elezioni, aggravando l’instabilità economica e securitaria del Paese. Secondo la diplomatica ghanese, il percorso da seguire dovrà essere “libico nella leadership e ampiamente sostenuto a livello interno”, anche attraverso sondaggi e consultazioni con partiti, giovani, donne, organizzazioni non governative e attori della sicurezza. Il rapporto propone quattro opzioni per superare l’attuale fase di transizione. La prima prevede lo svolgimento simultaneo di elezioni presidenziali e parlamentari. La seconda suggerisce di dare priorità alle elezioni legislative, seguite dall’adozione di una Costituzione permanente. La terza ipotizza l’inverso: prima una Costituzione, poi il voto. La quarta opzione contempla la creazione di una nuova commissione di dialogo politico per finalizzare le leggi elettorali e l’assetto dell’autorità esecutiva. Il documento analizza inoltre alcune delle questioni più controverse: la tempistica delle consultazioni, i criteri di eleggibilità dei candidati, l’obbligatorietà del secondo turno per le presidenziali, la formazione di un nuovo governo come condizione per il voto, i meccanismi di ricorso elettorale, la rappresentanza delle donne e delle minoranze culturali, i diritti di voto per chi è registrato con numero amministrativo e la distribuzione dei seggi. Secondo la Missione Onu, l’approccio adottato garantisce una base di partenza tecnica, ma dovrà essere accompagnato da una volontà politica autentica. “Senza un impegno concreto da parte degli attori libici, anche le migliori riforme resteranno inefficaci”, ha affermato Tetteh, esortando tutte le parti a partecipare con spirito costruttivo e senso di responsabilità verso la popolazione. Tra i primi a commentare il rapporto, il presidente della Camera dei rappresentanti, Aguila Saleh, ha ribadito che l’unità dell’esecutivo è una priorità e che una nuova amministrazione nazionale dovrebbe precedere le elezioni. Anche il presidente dell’Alta commissione elettorale, Emad al Sayeh, ha dichiarato che formulerà osservazioni dettagliate sulle raccomandazioni della commissione consultiva. La vice rappresentante dell’Onu, Stephanie Khoury, ha partecipato alle fasi conclusive dei lavori, sottolineando l’importanza di mantenere aperto il confronto con tutti gli attori coinvolti.

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Redazione Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore di Radiocom.tv