Mattarella: 'Il futuro passa da istruzione e pace'
“All’alba del terzo millennio, centinaia di milioni di bambini e adolescenti ancora non hanno l’opportunità di iniziare o completare un percorso scolastico. La povertà, le guerre, i divari sociali e i diritti negati sono fattori che ostacolano l’accesso all’istruzione”. Si apre così una dichiarazione del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata Internazionale dell’Educazione. “L’inserimento, ad opera della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e della Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, del diritto all’istruzione tra i diritti fondamentali della persona – prosegue il capo dello Stato - è il punto di partenza intorno a cui costruire efficaci percorsi educativi che includano l’accesso all’informazione e alla conoscenza, il rispetto della libertà di espressione e di opinione, la garanzia della libertà accademica e scientifica. È una sfida urgente. La Comunità internazionale si è impegnata a realizzare, entro il 2030, l’obiettivo di un’educazione di qualità, equa e inclusiva per tutti, nella convinzione che un’istruzione adeguata sia la condizione imprescindibile per migliorare la vita delle persone e raggiungere lo sviluppo sostenibile. Il tema della odierna Giornata Internazionale dell’Educazione ‘Imparare per una pace duratura’ indica la strada per affrontare l’ondata crescente di conflitti, violenza, intolleranza e incitamento all’odio a cui continuiamo ad assistere. L’istruzione è la chiave per capire il valore delle originalità di ciascuna persona, la ricchezza offerta dal pluralismo, l’inviolabilità delle libertà fondamentali. Conoscere è il primo passo per potersi comprendere e dialogare. L’accesso all’istruzione deve essere un obiettivo centrale delle Istituzioni, con lo sguardo rivolto ai più giovani, a cui vanno garantite opportunità di apprendimento e sviluppo”.
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