Morbillo: quasi 1 italiano su 10 è senza protezione. A rischio soprattutto i 20-40enni
Secondo uno studio dell’Istituto Superiore di Sanità e della Fondazione Bruno Kessler, circa il 9,2% degli italiani è ancora vulnerabile al morbillo, ovvero non ha alcuna protezione né tramite vaccinazione né per aver contratto in passato la malattia. La fascia più esposta è quella dei giovani adulti tra i 20 e i 40 anni, che risultano centrali nella trasmissione del virus anche ai bambini piccoli, soprattutto all’interno delle famiglie. I dati analizzati vanno dal 2013 al 2022 e mostrano che oltre metà dei casi registrati ha coinvolto proprio questa fascia d’età, e che circa il 90% dei malati noti non era vaccinato. I ricercatori hanno anche calcolato, con modelli matematici e dati demografici, la quota di persone suscettibili regione per regione. Il centro-nord è quello con più adulti a rischio, mentre tra i giovani sotto i 20 anni spiccano Bolzano e Calabria per bassa immunizzazione. Sebbene le vaccinazioni obbligatorie dal 2017 abbiano aumentato le coperture nei bambini, non sono bastate a compensare le lacune tra gli adulti. Per questo, lo studio sottolinea la necessità di campagne di richiamo e recupero vaccinale anche per i più grandi, al fine di contenere la diffusione futura del morbillo.
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