Niger, la transizione potrebbe durare fino a dieci anni

Feb 24, 2025 - 13:29
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Niger, la transizione potrebbe durare fino a dieci anni

La durata della transizione che guiderà il Niger verso una nuova era politica e istituzionale, dopo il colpo di Stato militare del luglio 2023, potrebbe durare addirittura tra cinque e 10 anni. La proposta è emersa tra le raccomandazioni rese note nelle conclusioni della Conferenza nazionale che si è aperta su iniziativa della giunta golpista il 15 febbraio a Niamey e si è chiusa ieri. La conferenza ha inoltre evidenziato la necessità di una revisione completa del sistema politico. Tra le raccomandazioni più importanti, lo scioglimento dei partiti politici esistenti e l’adozione di un nuovo statuto per i partiti politici. Questa carta prevede un sistema multipartitico controllato, con un meccanismo per la soppressione automatica dei partiti che non riescono a ottenere una rappresentanza parlamentare o municipale.

Nonostante le differenze sulla durata, tutte le commissioni concordano sulla necessità di una transizione ben strutturata e gestita, riferisce ActuNiger. Tra le proposte principali, la sottocommissione n. 2 ha raccomandato una transizione rinnovabile di cinque anni, in linea con i programmi dei Paesi membri della Confederazione Aes (Alleanza degli Stati del Sahel).

Anche la sottocommissione n. 5 si allinea alla raccomandazione di una transizione quinquennale, insistendo tuttavia sull’istituzione di solidi organi di transizione, quali un Consiglio costituzionale di transizione, un Consiglio consultivo nazionale e un Osservatorio per i diritti umani.

La sottocommissione n. 4, da parte sua, ha suggerito una durata massima di 10 anni, a seconda dell’evoluzione della situazione della sicurezza e degli imperativi della governance regionale. Questa proposta di transizione estesa, della durata massima di 10 anni, si basa su tre pilastri essenziali: la situazione della sicurezza, le specifiche della Conferenza e l’armonizzazione regionale.

I partecipanti hanno chiesto l’adozione di una Costituzione adattata ai valori socio-culturali e religiosi del Niger, che stabilisca un regime presidenziale. Sono stati proposti anche un codice elettorale consensuale e un sistema di voto biometrico per garantire elezioni trasparenti, eque e sincere. I consiglieri hanno raccomandato che le elezioni siano finanziate interamente dallo Stato, con un rigoroso controllo dei fondi assegnati ai partiti politici. Inoltre, è stata vietata la creazione di fondazioni da parte delle first lady, per prevenire abusi e conflitti di interesse.

La sottocommissione n. 2 ha sottolineato l’importanza di fondare una repubblica che riconosca l’Islam come religione maggioritaria, nel rispetto delle altre credenze. Questa proposta mira a rafforzare l’unità nazionale, riflettendo al contempo le realtà socio-culturali del Paese.

La sottocommissione n. 4 ha proposto la creazione di diversi organismi per guidare la transizione, tra cui un Consiglio di orientamento strategico presieduto dal Presidente del Consiglio nazionale per la salvaguardia della patria (Cnsp), nonché un Comitato direttivo sotto la direzione del Primo Ministro. Sono stati inoltre raccomandati un Parlamento di rifondazione e una Camera costituzionale all’interno della Corte di Stato.

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv