Ospedali lombardi sotto stress per influenza
Ospedali lombardi sotto stress a causa dell'alto numero di persone che affollano i pronto soccorso perché colpiti da sindrome influenzale o contagiati dal Covid. Come previsto negli ultimi 15 giorni si è registrato il picco dei casi. E allora per cercare di ‘guadagnare’ più posti letto possibili è scattato il blocco temporaneo dei ricoveri non urgenti, quelli cioè prenotati dai cittadini, nelle strutture ospedaliere e sociosanitarie della Città Metropolitana di Milano. La misura straordinaria è stata decisa durante l’incontro tra i direttori generali del Milanese e l’assessore regionale al Welfare, Guido Bertolaso. Fonti sindacali riferiscono che l'Agenzia di Tutela della Salute (Ats) ha convocato una riunione non programmata comunicando agli erogatori pubblici e privati accreditati le restrizioni che riguardano i cosiddetti ricoveri di elezione. Il blocco riguarda in particolare "l'area sanitaria riabilitativa e l'area sociosanitaria fino al 31 gennaio e i ricoveri chirurgici, almeno fino al 15 gennaio, compresi nella 'classe A', quelli cioè con attesa massima di 30 giorni". In totale sono circa 7 mila i posti letto sparsi in strutture come il Cto-Gaetano Pini, il Golgi Redaelli, il Trivulzio. L’operazione dovrebbe coinvolgere anche i centri privati. Qui saranno garantite cure adeguate ai pazienti in arrivo dagli ospedali. Allo stesso tempo, i trasferimenti dovrebbero abbassare la durata delle degenze e riattivare il turn over dei posti letto.
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