Ripartono i campi di impegno e formazione di Libera
Con l’avvicinarsi dell’estate ripartono i campi di impegno e formazione di Libera sui beni confiscati alle mafie. Un’esperienza nei terreni e nelle proprietà un tempo dei boss oggi riutilizzati per finalità sociali da associazioni e cooperative, per mettersi in gioco, partecipare e approfondire. I campi si svolgeranno, da giugno a ottobre in 16 Regioni e 70 località, con la disponibilità di oltre 4.000 posti. Sarà possibile partecipare a più di 160 esperienze in tutta Italia insieme ai tanti animatori, volontari, cooperative sociali, associazioni, familiari delle vittime innocenti delle mafie, giornalisti, magistrati e Istituzioni. La scelta spazia dalla cura dei quartieri come “beni comuni” a Ponticelli nel napoletano o Ballarò nel palermitano, alla valorizzazione dei beni confiscati nel casertano, nel Nord Italia, nella Piana di Gioia Tauro, fino all’ approfondimento dei temi di caporalato, sfruttamento del lavoro ad Agate nel ragusano. Ma anche operazioni di manutenzione del verde, piantumazione e cura dell’orto sociale a Capo Rizzuto in Calabria. Le giornate saranno scandite da lavoro, momenti di formazione e confronto con occasioni di socialità e momenti ludici. Si potrà, spiegano da Libera, anche sostenere la partecipazione di ragazze e ragazzi provenienti da situazioni di disagio socioeconomico o dai percorsi della giustizia minorile grazie alla campagna “Regala un’Estate Libera!”. Informazioni sul sito di Libera www.libera.it alla pagina dedicata a E!State Liberi.
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