Russia, stretta sulle ricerche internet
La Duma russa ha approvato in seconda lettura - la più importante - una nuova legge che rafforza in modo significativo il controllo sull'utilizzo di internet. Il provvedimento prevede multe fino a 5.000 rubli (circa 60 euro) per chi effettua ricerche online su contenuti considerati "estremisti" dalle autorità.
Tra gli obiettivi presi di mira figurano anche risorse critiche verso il potere, come la Fondazione Anticorruzione creata dall'oppositore Alexei Navalny. Un ulteriore emendamento introduce sanzioni per chi pubblicizza servizi Vpn, strumenti che consentono l'accesso a siti bloccati in Russia: in questo caso le multe possono arrivare fino a 500.000 rubli (circa 6.000 euro). I servizi Vpn in sé, tuttavia, non sono ancora vietati. Mentre i media indipendenti parlando della più dura stretta digitale degli ultimi anni, i promotori della legge affermano che non si tratta di una persecuzione di massa contro gli utenti, ma di un'azione rivolta principalmente ai fornitori di accesso e ai servizi tecnici. Il testo dovrà ora essere approvato dal Consiglio della Federazione e firmato da Vladimir Putin per entrare in vigore.
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