Sudafrica, firmata una controversa legge sulla confisca delle terre

Jan 30, 2025 - 07:03
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Sudafrica, firmata una controversa legge sulla confisca delle terre

Il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa ha firmato una legge che consente allo Stato di confiscare terre senza compensazione, una mossa che ha suscitato divisioni all’interno del suo governo.

Più di 30 anni dopo la fine dell’apartheid, la maggior parte delle terre agricole del Paese è ancora nelle mani della minoranza bianca, mentre la popolazione nera possiede solo una piccola frazione. Questo squilibrio ha alimentato frustrazione e rabbia per il lento progresso delle riforme, ricorda Bbc.

Il partito African National Congress (Anc) di Ramaphosa ha accolto la legge come un “traguardo significativo” nella trasformazione del Paese, ma alcuni membri della coalizione governativa hanno annunciato che potrebbero contestarla in tribunale.

Secondo il governo, la legge “definisce come e su quale base lo Stato può procedere alla confisca”. Sostituisce la Expropriation Act del 1975, che obbligava lo Stato a pagare per le terre acquisite in base al principio del “venditore e acquirente consenziente”.

La nuova legge, firmata nei giorni scorsi, consente la confisca senza compenso solo se ciò è “giusto ed equo e nell’interesse pubblico”. Tra le circostanze contemplate vi sono terreni inutilizzati, senza intenzione di sviluppo o profitto, o che rappresentano un rischio per la popolazione.

Come riporta Bbc, il portavoce del presidente, Vincent Magwenya, ha dichiarato che la legge impedisce espropriazioni arbitrarie o contrarie all’interesse pubblico e richiede che l’autorità espropriante tenti prima di raggiungere un accordo con il proprietario.

La legge è il risultato di un processo consultivo durato cinque anni e delle raccomandazioni di un pannello presidenziale. Tuttavia, la sua approvazione ha suscitato forti critiche.

Il partito Democratic Alliance (Da), favorevole alla restituzione delle terre, ma critico del processo parlamentare seguito, ha annunciato che si consulterà con i suoi legali per opporsi alla legge. Il Freedom Front Plus, che difende i diritti della minoranza bianca, ha promesso di contestare la costituzionalità della legge, sostenendo che potrebbe minacciare la proprietà privata.

Fuori dalla coalizione governativa, il partito Economic Freedom Fighters (Eff), noto per le sue posizioni radicali sulla nazionalizzazione e la redistribuzione delle terre, ha definito la legge un “compromesso legislativo” che non risolve il problema della restituzione delle terre in Sudafrica.

La questione della redistribuzione delle terre resta uno dei temi più delicati e divisivi del Sudafrica post-apartheid. 

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv