Thailandia-Cambogia: iniziato il ritiro delle armi pesanti dal confine
Thailandia e Cambogia hanno iniziato a ritirare le armi pesanti e a sminare le aree di confine contese, in attuazione della tregua rafforzata firmata la scorsa settimana a Kuala Lumpur alla presenza del presidente statunitense Donald Trump. L’accordo arriva tre mesi dopo il conflitto armato dello scorso luglio, durato cinque giorni e costato la vita ad almeno 48 persone. Il portavoce del governo thailandese, Siripong Angkasakulkiat, ha riferito che Bangkok non rilascerà i 18 soldati cambogiani detenuti né riaprirà i valichi di frontiera finché non avrà verificato il rispetto dell’intesa da parte di Phnom Penh.
Secondo il ministero della Difesa thailandese, lo sminamento è già in corso, con la rimozione di ordigni prevista in 14 aree. Il ritiro delle armi pesanti procederà in tre fasi fino alla fine di quest’anno: dai sistemi lanciarazzi all’artiglieria, fino a carri armati e mezzi blindati. In linea con gli accordi raggiunti in Malesia, i due Paesi hanno inoltre rafforzato la cooperazione contro la criminalità informatica transnazionale e avviato lavori urgenti di demarcazione nelle zone di confine ancora disputate.
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