Tunisia: il Consiglio dei ministri esamina i progressi nello sviluppo del trasporto pubblico
Il Consiglio dei ministri tunisino, riunitosi ieri sotto la presidenza della prima ministra Sarra Zaafrani Zenzri, ha esaminato i progressi compiuti nello sviluppo del sistema di trasporto pubblico. La riunione rientra in un’ampia strategia di ricostruzione del settore, in particolare quello terrestre, in linea con le direttive del presidente della Repubblica Kais Saied, che ha più volte sottolineato l’urgenza di migliorare i servizi e le prestazioni delle istituzioni coinvolte. Zaafrani Zenzri ha evidenziato che la riforma del settore non si limiterà al semplice acquisto di nuovi mezzi. “Lo Stato sta lavorando a una strategia globale per ricostruire un sistema che si è deteriorato a causa di decenni di carenze politiche accumulate”, ha dichiarato la premier in un comunicato stampa ufficiale. È stato ribadito che il trasporto pubblico è un’arteria vitale per l’economia tunisina e per la vita quotidiana dei cittadini. Per questo, verrà definita una chiara visione di pianificazione a lungo termine, con budget dedicati agli investimenti, che terranno conto dell’evoluzione demografica e della rapida urbanizzazione del Paese. Durante l’incontro, sono state esaminate le principali misure urgenti adottate per potenziare la flotta dei trasporti pubblici terrestri. Tra queste spicca l’acquisizione di 300 nuovi autobus dalla Cina, consegnati in diverse fasi tra il 17 giugno e il 12 luglio. Inoltre, è stato firmato un contratto per l’acquisto di ulteriori 418 autobus tramite gara internazionale, e un accordo è previsto per settembre 2025 per la consegna di 200 autobus dalla Svizzera. Per quanto riguarda la metropolitana di superficie, è stato avviato un bando di gara per l’acquisizione di 35 carrozze, ed è stata concessa l’autorizzazione per l’acquisto e la consegna di 397 autobus dall’Arabia Saudita. La premier ha inoltre sottolineato l’importanza della collaborazione tra tutte le parti interessate per garantire un agevole ritorno a scuola e all’università. I nuovi veicoli, conformi agli standard tecnici internazionali, saranno distribuiti su tutto il territorio nazionale seguendo criteri oggettivi, con una priorità assegnata alle aree più remote e svantaggiate.
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