Ucraina, 4 milioni di sfollati nel secondo inverno di guerra
Con quasi 4 milioni di sfollati interni e 6,3 milioni di persone fuggite e registrate come rifugiate in altri Paesi, l’Ucraina è piombata nel suo secondo inverno di guerra. Il crollo delle temperature e le forti nevicate verificatesi la scorsa settimana hanno reso ancora più grave una situazione già disastrosa, causando vittime tra i civili, interruzioni di corrente ed esponendo a rischi ulteriori le persone più vulnerabili. UNHCR ha in programma di assistere nel Paese 900 mila persone che hanno bisogno di aiuti urgenti per l’inverno. Fra queste, tantissime famiglie le cui case sono state danneggiate o distrutte da attacchi. Lo staff UNHCR nel Paese lavora, tra le altre cose, anche alla riparazione e isolamento termico delle strutture più colpite dai bombardamenti. Anastasiia Stryzhevska è una delle operatrici di UNHCR impegnate in Ucraina in questa fondamentale attività. “Dopo 1 anno e 10 mesi di guerra, la situazione umanitaria nel Paese resta critica e l’inverno rappresenta un’emergenza nell’emergenza. Sono purtroppo moltissime le famiglie che vivono in case danneggiate ed esposte a temperature che si fanno ogni giorno più rigide, come abbiamo visto durante le nevicate della scorsa settimana – commenta Anastasiia Stryzhevska, Assistant Shelter Officer di UNHCR Ucraina. Una parte importante del nostro lavoro, durante i mesi invernali, consiste nel fornire alle famiglie colpite dalla guerra dei Kit Termici Rapidi che possono facilmente utilizzare per isolare le loro case e tenere lontano il freddo. Finora, 2300 famiglie hanno ricevuto questi kit, altre hanno ricevuto delle stufe, ma purtroppo sono ancora molte quelle che hanno bisogno di aiuto. Per questo facciamo appello alla generosità di tutti”. La situazione si va aggravando, a causa del freddo intenso, anche in Afghanistan, un Paese che conta 3,2 milioni di sfollati interni e che nelle ultime settimane sta registrando l’arrivo in massa di persone afghane dal Pakistan a seguito dell’annuncio nel quale si chiede agli stranieri privi di documenti di lasciare il Paese. Tale provvedimento ha avuto ripercussioni negative su centinaia di migliaia cittadini afghani, compresi i rifugiati registrati e altre persone con documenti validi, che sono rientrati forzatamente nelle ultime settimane. Le persone, soprattutto donne e bambini, che arrivano ai punti di frontiera all’interno dell’Afghanistan sono esauste e hanno bisogno di assistenza di emergenza. In alcune località, la temperatura minima ha già raggiunto i -4° C e questo mette a rischio i più fragili, soprattutto anziani e bambini. UNHCR ha già iniziato il suo programma di assistenza invernale nel Paese a beneficio sia degli sfollati che dei rimpatriati, inclusa l’assistenza economica diretta, la distribuzione di coperte, sacchi a pelo e altri beni di prima necessità, oltre all’assistenza per l’isolamento termico degli alloggi. Complessivamente, il piano invernale dell’UNHCR mira a fornire assistenza a 4,7 milioni di persone in 8 Paesi: Afghanistan, Egitto, Giordania, Iran, Libano, Pakistan, Siria e Ucraina. Per la sua attuazione servono 267 milioni di dollari. Con la campagna “Fai sentire il tuo calore” UNHCR intende raccogliere fondi a sostegno delle famiglie vulnerabili e che rischiano di non sopravvivere al gelo. Ogni aiuto, piccolo o grande, può fare la differenza.
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