Anche per la pizza, che rimane un piatto popolare ormai internazionale e che è possibile trovare in giro per il mondo non solo nelle pizzerie ma anche nei ristoranti stellati di alberghi extralusso. Dalla scelta degli ingredienti, meglio se stagionali, al categorico “no” alla pizza con l’ananas, passando per la qualità dell’impasto e delle farine con cui viene realizzato: per Pascarella è un fuoco di fila di domande del pubblico londinese, che ormai considera la pizza come un prodotto d’eccellenza. La presentazione del libro di Pascarella è un’occasione per ribadire l’impegno del governo italiano italiano nella candidatura all’Unesco della cucina italiana a patrimonio immateriale dell’umanità. “L’arte del pizzaiuolo napoletano – ricorda il direttore Francesco Bongarrà – è stata riconosciuta dall’Unesco il 7 dicembre 2017 come parte del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità. Ora speriamo in questo ulteriore passo”.
Redazione
Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti.
Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988.
Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore di Radiocom.tv