Alessandro Coatti ucciso e fatto a pezzi in Colombia, svolta nelle indagini: quattro arresti

Giu 24, 2025 - 06:02
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Alessandro Coatti ucciso e fatto a pezzi in Colombia, svolta nelle indagini: quattro arresti

Sono stati eseguiti in Colombia provvedimenti restrittivi, emessi dall’autorità giudiziaria del Dipartimento di Magdalena, nei confronti di 4 cittadini colombiani ritenuti responsabili dell'omicidio, in concorso, del cittadino italiano Alessandro Coatti, commesso il 6 aprile 2025, a Santa Marta. Il biologo italiano di 38 anni era scomparso il 5 aprile, dopo essere giunto nella località appena due giorni prima. Originario di Portomaggiore, in provincia di Ferrara, laureato e impiegato a lungo presso la Royal Society of Biology inglese, il suo corpo era stato trovato fatto a pezzi. La Procura di Roma, nell'ambito del procedimento, ha sviluppato le indagini in ambito nazionale, attraverso gli accertamenti svolti dai Carabinieri del Ros. Le indagini, in sinergia con la Procura Sezionale del Dipartimento di Magdalena nell'ambito di attività rogatoriale, con gli apparati di polizia colombiani e con il supporto del Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia e dell'Ambasciata d'Italia a Bogotà, sono state caratterizzate, oltre che dalla escussione di persone informate sui fatti, da accertamenti tecnici su oggetti e dispositivi elettronici appartenuti alla vittima. Proprio gli approfondimenti sugli apparati informatici hanno permesso di fare luce sugli ultimi giorni di vita di Alessandro Coatti, in particolare sugli spostamenti nella città di Santa Marta (Colombia), e di contribuire alla definizione delle fasi del delitto e all’acquisizione di elementi utili alla identificazione degli autori. “Particolarmente significativa la cooperazione giudiziaria e di polizia che si è sviluppata con le Autorità colombiane, che hanno condotto indagini sin da subito e senza sosta - si spiega in una nota della procura di Roma - in molteplici direzioni fino alla individuazione dei profili di responsabilità. In questo contesto si è collocato il proficuo scambio delle evidenze raccolte, con la conseguente ricostruzione della vicenda e del suo drammatico epilogo”.

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Redazione Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore di Radiocom.tv