Alessia Pifferi, condanna ridotta a 24 anni in appello: riconosciute attenuanti generiche

Nov 6, 2025 - 13:25
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Alessia Pifferi, condanna ridotta a 24 anni in appello: riconosciute attenuanti generiche

La Corte d’Assise d’Appello di Milano ha ridotto la pena per Alessia Pifferi da ergastolo a 24 anni di carcere, riconoscendole le attenuanti generiche e escludendo l’aggravante dei futili motivi. In primo grado, la donna era stata condannata al carcere a vita per aver lasciato morire di stenti la figlia Diana, di un anno e mezzo, abbandonata da sola in casa per quasi sei giorni nel luglio 2022. I giudici d’appello hanno mantenuto solo l’aggravante del vincolo di parentela, bilanciata dalle attenuanti. Una nuova perizia psichiatrica ha confermato che Pifferi era capace di intendere e di volere, ma affetta da un disturbo del neurosviluppo che comporta immaturità affettiva, senza però compromettere la sua responsabilità penale. La Procura generale, che aveva chiesto la conferma dell’ergastolo, potrà ricorrere in Cassazione. La difesa, invece, sostiene che la donna non fosse in grado di prendersi cura della figlia e punta a far riconoscere il reato come abbandono di minore. Fuori dal tribunale, la madre e la sorella di Pifferi hanno espresso dolore e indignazione: la sorella ha dichiarato che “24 anni per una cosa così orrenda non sono giustizia”.

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Filippo Giuffrida Ha cominciato la sua carriera giornalistica nel 1982, come giornalista presso Radio Riviera Tre. Dal 1989 collabora con Radio One e con l'agenzia stampa Hi News. Nel 1994 si è trasferito a Bruxelles come corrispondente per l'agenzia L’Altra News. Nel 2003 ha fondato l'agenzia stampa DSPRESS ed è stato nominato Redattore capo della rivista L'Incontro, nel 2010 ha assunto la direzione del periodico mensile La Lettre B. Direttore dell'Istituto Europeo di Studi Giuridici e di Comunicazione, dal febbraio 2019 è il corrispondente da Bruxelles dell'agenzia giornalistica 9 Colonne, diretta da Paolo Pagliaro. Membro fondatore di ITACA, è il direttore di RadioCom.tv, la prima web-radio in lingua italiana destinata alle comunità italiane all'estero, un progetto sostenuto dal Ministero degli Esteri. Nel 2013 ha vinto il Michel Vanderborght Award nella categoria giornalismo e nel 2020 ha vinto il Radnoty Award nella categoria giornalismo. È uno degli autori del libro "Lettere dall'Europa" e degli editorialisti del periodico quindicinale Patria Indipendente. Filippo Giuffrida è il pronipote dello scrittore e giornalista Leonida Rèpaci e del giornalista e politico Ottavio Pastore, che fu il primo direttore de l'Unità. Ex Presidente del Comitato Provinciale dell'ANPI del Belgio, è il Vicepresidente della FIR, Federazione Internazionale dei Resistenti.