Arriva una svolta nelle indagini sull'omicidio di Safaei Chakar Kiomars

Dic 4, 2023 - 02:26
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Arriva una svolta nelle indagini sull'omicidio di Safaei Chakar Kiomars

C'è una svolta nelle indagini sull'omicidio di Safaei Chakar Kiomars, il 72enne commerciante iraniano trovato morto il 30 novembre scorso con un sacchetto chiuso intorno alla testa, nel suo appartamento in via de Pinedo, nel quartiere fiorentino di Novoli. La Procura di Firenze ha disposto il fermo di due fratelli stranieri ritenuti i presunti responsabili della morte del cittadino iraniano di 72 anni, regolarmente in Italia dal 1976, venditore ambulante di souvenir al mercato del Porcellino, nel centro storico. Si tratterebbe di un dipendente e un ex dipendente del commerciante. L'ipotesi è che si sia trattato di una rapina finita male, con i due che avrebbero legato la vittima e poi frugato nelle stanze. Safaei Chakar Kiomars è stato trovato con indosso un giubbotto e la porta dell'appartamento era aperta ma non forzata, segno che avrebbe conosciuto i suoi aggressori. Il cadavere di Kiomars è stato trovato nella tarda mattinata di giovedì 30 novembre da uno dei suoi fratelli riverso a terra, con le mani legate dietro la schiena e una borsa di tela sulla testa, all'interno dell'abitazione posta al sesto piano di un palazzo, dove viveva da solo. L'assassinio sarebbe avvenuto nella serata di mercoledì 29 novembre, dopo che Kiomars aveva chiuso il banco alla Loggia del Porcellino ed era rientrato a casa al solito orario, intorno alle 20. Probabilmente ha trovato ad aspettarlo i due fratelli che lo hanno immobilizzato legandogli i polsi dietro la schiena con dello scotch e gli hanno poi messo un sacchetto di tela in testa. L'autopsia avrebbe accertato che l'anziano sarebbe stato picchiato prima di morire. Safaei Kiomars giovedì mattina non si è presentato, come faceva tutte le mattine da 45 anni, alla Loggia del Porcellino ad aprire il suo banco. Così il fratello, con il nipote, dopo averlo chiamato ripetutamente al telefono cellulare e non avendo ricevuta risposta, sono andati a cercarlo a casa ed è stata fatta la macabra scoperta del cadavere sul pavimento.

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv