Biden sotto accusa per il gas naturale
I procuratori generali di 16 Stati Usa a guida repubblicana hanno intentato una causa contro l’amministrazione del presidente degli Stati Uniti Joe Biden ieri, contestando il blocco delle emissioni dei permessi federali per le esportazioni di gas naturale liquefatto (Gnl). Tramite l’iniziativa, guidata da Louisiana e Texas, i 16 Stati chiedono al dipartimento dell’Energia di revocare il blocco, che è stato annunciato lo scorso gennaio. I procuratori generali sostengono che il governo federale non disponga dell’autorità di negare i permessi di esportazione, e che il provvedimento sia contrario alle disposizioni del Congresso federale. Nella causa intentata ieri, i 16 Stati a guida repubblicana accusano inoltre l’amministrazione Biden di aver piegato la politica energetica nazionale alle istanze di “attivisti” e a valutazioni di carattere politico “nel pieno di un anno elettorale, e dopo campagne di pressione sostenute da conglomerati miliardari, celebrità, ‘influencer’ e banche”. L’amministrazione Biden ha accolto a gennaio le richieste del movimento ambientalista statunitense di bloccare l’emissione di permessi per l’esportazione di Gnl, e si è impegnata a rivedere gli investimenti nazionali nel gas naturale.
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