Chi c'è dietro l'esplosione dei cercapersone?
Chi c'è dietro l'esplosione dei cercapersone che ha causato migliaia di feriti e almeno 18 morti in Libano e Siria? Il New York Times di oggi, grazie alle rivelazioni di “funzionari americani e di altri Paesi”- che parlano a condizione di restare anonimi - descrive nel dettaglio la strategia adottata dai servizi segreti israeliani. Tutto inizia quando Hezbollah decide di abbandonare l'uso dei telefoni cellulari: Israele li può facilmente tracciare e quindi colpire con droni i miliziani del gruppo, come ha più volte dimostrato di saper fare. I dirigenti del “Partito di Dio” scelgono quindi i cercapersone come strumento di collegamento. I servizi segreti israeliani lo vengono a sapere presto. Di qui l'idea: nascondere proprio nei cercapersone dell'esplosivo attivabile a distanza. Non resta che aspettare l'ordine del materiale e intervenire prima della consegna. Sulla base delle sue fonti, il quotidiano americano racconta di come Hezbollah acquisti un consistente lotto di dispositivi, più di tremila. Sono prodotti a Taiwan dall'azienda Gold Apollo, il modello si chiama AP924. Il materiale, prima di arrivare nelle mani degli acquirenti in Libano e Siria, viene dunque intercettato dagli 007 israeliani. Che apportano due piccole modifiche a ognuno dei dispositivi: una minima quantità di esplosivo piazzata accanto alla batteria, un interruttore attivabile online.
Qual è la tua reazione a questa notizia?