Trump accusa il Sudafrica di 'genocidio bianco'

Mag 25, 2025 - 00:08
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Trump accusa il Sudafrica di 'genocidio bianco'

L’acceso incontro segna l’ultimo di una serie di incontri insolitamente tesi nello Studio Ovale con leader stranieri. Si verifica in un contesto di crescenti tensioni tra Stati Uniti e Sudafrica a causa delle affermazioni di Trump ed Elon Musk sulle leggi nazionali sull’uguaglianza razziale, che hanno spinto gli Stati Uniti ad ammettere di recente rifugiati sudafricani bianchi, escludendo al contempo i rifugiati provenienti da altri Paesi. Musk, nato in Sudafrica, è andato oltre, affermando ripetutamente che nel Paese è in atto un genocidio contro i bianchi, affermazioni che alla fine Trump ha iniziato a far sue. Quello che era cominciato come un primo incontro amichevole tra il presidente Donald Trump e il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa è rapidamente degenerato dopo che un giornalista ha chiesto a Trump spiegazioni sulla decisione degli Stati Uniti di ammettere i sudafricani bianchi come rifugiati. Trump ha affermato che si è verificato un genocidio contro la popolazione bianca in Sudafrica, cosa che Ramaphosa e altri sudafricani presenti all’incontro hanno vigorosamente negato. Trump ha fatto una pausa per far vedere un montaggio di spezzoni su un televisore posizionato nella stanza ovale che, a suo dire, supportavano le sue affermazioni. Il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa ha risposto che il video includeva persone che parlavano di “tagliare la gola” e sparare ai bianchi, affermando che i commenti nei video “non rientrano nella politica del governo”. Mentre il ministro dell’agricoltura sudafricano ha affermato che diverse persone presenti nel video appartenevano a partiti di minoranza non appartenenti alla coalizione di governo del Paese. “In Sudafrica abbiamo una democrazia multipartitica che consente alle persone di esprimersi”, ha affermato. Mentre Trump e Musk hanno affermato che gli afrikaner, discendenti bianchi di coloni olandesi e francesi, sono stati vittime di un “genocidio”, sebbene non ci siano dati a supporto di questa affermazione. L’amministrazione americana ha ammesso 59 sudafricani bianchi come rifugiati questo mese, dopo che avevano dichiarato di essere in fuga da violenze e discriminazioni. I leader sudafricani hanno duramente contestato le affermazioni di genocidio.

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv