Cina-Italia: inaugurata a Pechino la Cattedra Agnelli di cultura italiana

Nov 11, 2024 - 01:22
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Cina-Italia: inaugurata a Pechino la Cattedra Agnelli di cultura italiana

A Pechino, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, è stata inaugurata la Agnelli Chair of Italian Culture ospitata e gestita dal China-Europe Philanthropy innovation research center (Cepirc) della Università di Pechino, fra le prime al mondo. Il primo titolare della Cattedra sarà il professor Romano Prodi. La Cattedra è stata ideata e promossa dalla Fondazione Agnelli, in collaborazione con il TOChina Hub dell’Università di Torino, ed il primo titolare della cattedra sarà l’ex presidente del Consiglio. Il presidente della Fondazione, John Elkann, ha partecipato alla cerimonia inaugurale e con i vertici dell’Università di Pechino e del Cepirc ha firmato l’accordo che regola la Cattedra. La Agnelli Chair of Italian Culture, che sarà operativa a partire dalla primavera del 2025, vuole avvicinare agli studenti e ai docenti della prima università cinese la cultura italiana in tutti i suoi aspetti. Racconterà alla futura classe dirigente del Paese il contributo che l’Italia ha storicamente offerto e tuttora propone non solo nel campo delle arti, ma anche della creatività, della conoscenza scientifica e tecnologica, dell’economia e della società. Parallelamente, la Cattedra favorirà il dialogo tra le culture italiane e cinesi, migliorando la reciproca conoscenza. “Negli ultimi anni l’impegno della Fondazione Agnelli per migliorare la qualità della scuola e dell’università in Italia è cresciuto e continuerà a crescere con nuove iniziative e progetti di grande impatto”, ha affermato John Elkann, secondo cui la Agnelli Chair che “inauguriamo oggi a Pechino, la prima nata in questo Paese su iniziativa di un’istituzione non-profit europea, è un ponte che costruiamo per stimolare la comprensione reciproca e la collaborazione pacifica tra i nostri paesi: racconterà con orgoglio alla Cina il meglio della cultura italiana, di ieri e di oggi, e al contempo rafforzerà il dialogo con il mondo cinese in tutti i suoi aspetti. Un obiettivo particolarmente importante nelle fasi di incertezza e di tensioni globali come è l’attuale”. La cattedra è strutturata secondo un’idea innovativa: a rotazione in ciascuno dei due semestri accademici (term) sarà designato uno/una titolare, da scegliersi fra docenti ed esperti prestigiosi e brillanti, non necessariamente solo italiani, che sappiano restituire una visione della cultura italiana storica e contemporanea, analizzandone le principali determinanti in ambiti che spaziano dalle discipline umanistiche e artistiche alle scienze naturali, sociali e applicate. Ciascun docente titolare della cattedra risiederà a Pechino per un periodo fra i due mesi e mezzo e i quattro, ricevendo uno stipendio e la copertura delle spese da parte dell’Università di Pechino, grazie al rendimento del patrimonio donato dalla Fondazione Agnelli, che ammonta a 2,5 milioni di euro. Sarà anche un ambasciatore della cultura italiana nel paese, stabilendo contatti con le comunità accademiche cinesi nella sua materia, dialogando con gli studenti per stimolare il loro interesse per l’Italia. Inoltre, la cattedra intende stabilire e rendere permanenti occasioni di dialogo a due vie tra Cina e Italia, rendendo più profonda la reciproca conoscenza. Per questa ragione la Agnelli Chair sarà collocata all’interno del Cepirc, che è una struttura autonoma dell’Università dedicata proprio a sviluppare legami culturali con l’Europa e nata dal lavoro di anni del Forum filantropico Italia-Cina, guidato dal professor Romano Prodi e dal professor Giovanni Andornino dell’Università di Torino, di cui la Fondazione è membro sin dalla prima edizione. Saranno inoltre coinvolti nelle attività del dipartimento di Italianistica dell’Università di Pechino e dell’Istituto italiano di cultura in Cina. La cattedra fa parte di un più ampio programma che la Fondazione Agnelli da anni promuove in Italia e nel mondo. Nel suo crescente impegno per contribuire al miglioramento del sistema educativo – dalla scuola dell’infanzia ai più alti livelli dell’istruzione – la Fondazione Agnelli promuove ogni anno ricerche e studi, insieme a progetti di didattica innovativa per e con le scuole. Diverse sono inoltre le iniziative sviluppate in ambito universitario: la prima è stata la cattedra Agnelli-Serena Professorship of ItalianStudies a Oxford University, nata oltre 100 anni fa e rivitalizzata per volontà dell’Avvocato Agnelli alla fine degli anni Ottanta. La cattedra è centrata sulla letteratura, storia e cultura italiana. L’attuale titolare è il professor Simon Gilson, insigne dantista. Nel 2013 la Fondazione Agnelli ha istituito una cattedra permanente per un giovane professore associato dell’Università Bocconi di Milano, la Avvocato Giovanni Agnelli Associate Professorship in Economics, per valorizzare a rotazione talenti emergenti nella ricerca. I primi due titolari, diventati nel frattempo professori di prima fascia in Bocconi, sono stati Chiara Fumagalli e Francesco Decarolis; l’attuale è Mara Squicciarini, brillante storica economica. Inoltre, nel 2016, è nata la cattedra Giovanni Agnelli Distinguished Professor presso l’Henry A. Kissinger Center for Global Affairs at the Johns Hopkins University School of Advanced International Studies. L’Agnelli Professor è il professor Francis Gavin, noto esperto di sicurezza internazionale. Va infine ricordato il forte e storico legame con il Politecnico di Torino, nel cui Consiglio di amministrazione siede il Direttore della Fondazione Andrea Gavosto. A partire dal 1999, in occasione del centenario della nascita di Fiat, sono stati attivati i corsi di laurea triennale e magistrale in Ingegneria dell’Autoveicolo. La Agnelli Chair of Italian Culture promossa dalla Fondazione Agnelli ed ospitata e gestita dal Cepirc della Università di Pechino, è “un ponte che stiamo costruendo per favorire il dialogo tra due Paesi e che attraverso questo mira a unire due mondi, due culture, in uno spirito di collaborazione reciproca”, ha affermato John Elkann a margine dell’inaugurazione. L’Italia e la Cina – ha ricordato Elkann – condividono “una relazione profonda che rimonta nei secoli. Entrambe hanno tratto e ricevuto innumerevoli ispirazioni una dall’altra. Hanno beneficiato di scambi continui di idee ed esperienze, mantenendo ciascuna i propri tratti distintivi. La Cattedra che la Fondazione Agnelli istituisce oggi qui a Pechino ha lo scopo di onorare e continuare questa relazione millenaria, favorendo una collaborazione armoniosa”. Nel dettaglio, la Cattedra “abbraccerà ogni espressione della creatività italiana, attraverso tutte le epoche: le meraviglie dei secoli passati, che hanno reso noto il mio Paese in tutto il mondo, così come le sfaccettature più avanzate e moderne, a volte meno conosciute ma molto rilevanti, che insieme formano l’identità della cultura italiana contemporanea. Il professor Romano Prodi sarà il primo titolare della Cattedra Agnelli, e desidero ringraziarlo per la passione con cui, per molti anni, ha promosso le relazioni tra Italia e Cina”, ha aggiunto Elkann prima di ribadire: “La Cattedra è un modo per avvicinare ancora di più i nostri Paesi. Su questo nuovo ponte che stiamo costruendo insieme, le idee di innumerevoli studenti e ricercatori cammineranno in entrambe le direzioni, mosse dal desiderio di scoprire e approfondire la conoscenza della cultura italiana e cinese, aiutando a comprenderci meglio e a imparare gli uni dagli altri”, ha concluso.

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv