Continua il rallentamento della crescita economica

Dic 16, 2023 - 00:39
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Continua il rallentamento della crescita economica

Prosegue il calo dei volumi di credito, “coerente con il rallentamento della crescita economica che contribuisce a deprimere la domanda di prestiti”: lo rileva il rapporto mensile dell’Associazione bancaria italiana, evidenziando come a novembre i prestiti a imprese e famiglie siano scesi del 3,4% rispetto a un anno prima, mentre ad ottobre avevano registrato un calo del 3,3%, quando i prestiti alle imprese erano diminuiti del 5,5% e quelli alle famiglie dell’1,1%. Le sofferenze nette (cioè al netto di svalutazioni e accantonamenti già effettuati dalle banche con proprie risorse) ad ottobre sono state 17,6 miliardi di euro (17,7 miliardi a settembre). Se confrontato con il livello massimo delle sofferenze nette, raggiunto nel novembre 2015 (88,8 miliardi), il calo è di 71,3 miliardi. Il rapporto sofferenze nette su impieghi totali è all’1,04% ad ottobre 2023 (1,05% a settembre 2023; 4,89% a novembre 2015). “I più recenti dati, relativi agli andamenti dell’economia dell’area dell’euro e di quella italiana – sottolinea l’Abi - continuano a mostrare che gli effetti della politica monetaria restrittiva realizzata dalla Bce si stanno manifestando. Gli effetti possono cogliersi anche nel mercato bancario in Italia”. Per quanto riguarda i tassi di interesse sulle operazioni di finanziamento a novembre, il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni è stato il 4,48%, ad ottobre era il 4,35%; il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è stato del 5,55%, ad ottobre era il 5,46%; il tasso medio sul totale dei prestiti è stato del 4,75%, ad ottobre era 4,71%. Il margine (spread) sulle nuove operazioni (differenza tra i tassi sui nuovi prestiti e la nuova raccolta) con famiglie e società non finanziarie a novembre 2023 risulta di 192 punti base. Il tasso praticato sui nuovi depositi a durata prestabilita (cioè certificati di deposito e depositi vincolati) a novembre è salito al 3,81%. Ad ottobre tale tasso era in Italia superiore a quello medio dell’area dell’euro (Italia 3,75%; area dell’euro 3,54%). Rispetto a giugno 2022, quando il tasso era dello 0,29% (ultimo mese prima dei rialzi dei tassi BCE), l’incremento è di 352 punti base. Il rendimento delle nuove emissioni di obbligazioni bancarie a tasso fisso a novembre è il 4,20%, con un incremento di 289 punti base rispetto a giugno 2022 quando era l’1,31%. A novembre 2023 il tasso medio sul totale dei depositi (certificati di deposito, depositi a risparmio e conti correnti), è aumentato allo 0,95% dallo 0,92% di ottobre (0,32% a giugno 2022). Il tasso sui soli depositi in conto corrente è cresciuto allo 0,51% dallo 0,50% di ottobre, tenendo presente che il conto corrente permette di utilizzare una moltitudine di servizi e non ha la funzione di investimento. La raccolta indiretta, cioè gli investimenti in titoli custoditi presso le banche, presenta un incremento di quasi 271 miliardi tra ottobre 2022 e ottobre 2023 (154,8 miliardi famiglie, 29,7 imprese e il restante agli altri settori, imprese finanziarie, assicurazioni, pubblica amministrazione). A novembre 2023 la raccolta a medio e lungo termine, tramite obbligazioni, è cresciuta rispetto ad un anno prima (+17,8%), in accelerazione rispetto ad ottobre 2023 (+16,1%). I soli depositi, nelle varie forme, sono scesi a novembre 2023 del -4,2% rispetto a novembre 2022 (-4,9% ad ottobre 2023). A fronte del forte incremento della raccolta indiretta, la raccolta diretta complessiva (depositi da clientela residente e obbligazioni) è risultata a novembre 2023 in calo del -2,0% su base annua (-2,8% a ottobre 2023).

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv