La candidatura della cucina italiana a patrimonio dell’Unesco spinge il Made in Italy
La candidatura della cucina italiana a patrimonio dell’Unesco spinge l’export di cibo e bevande Made in Italy ad un nuovo record storico di 64 miliardi con il trend di crescita del 6% rispetto allo scorso anno. E’ quanto emerge dalla proiezione della Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi al commercio estero a Ottobre. Il principale mercato di destinazione dei prodotti agroalimentari italiani è l’Unione Europea che assorbe circa 2/3 delle esportazioni ma ben 1/3 è con Germania, Francia e Stati Uniti che si classificano come i partner di maggior rilievo, sebbene per gli Usa si registri una contrazione delle spedizioni nel 2023. Roma, 15 dic - Nella top 5 dei prodotti alimentari più esportati – continua la Coldiretti - ci sono i derivati dei cereali come paste alimentari, prodotti della panetteria, pasticceria e biscotteria, seguiti dal vino e dall’ ortofrutta fresca e trasformata e dai formaggi e latticini. Un record trainato da un’agricoltura nazionale che è la più green d’Europa con la leadership Ue nel biologico con 80mila operatori, il maggior numero di specialità Dop/Igp/Stg riconosciute (325), 526 vini Dop/Igp e 5547 prodotti alimentari tradizionali e con Campagna Amica la più ampia rete dei mercati di vendita diretta degli agricoltori. Ma il Belpaese – continua la Coldiretti – è anche il primo produttore Ue di riso, grano duro e di molte verdure e ortaggi tipici della dieta mediterranea come pomodori, melanzane, carciofi, cicoria fresca, indivie, sedano e finocchi. E anche per quanto riguarda la frutta primeggia in molte produzioni importanti: dalle mele e pere fresche, dalle ciliegie alle uve da tavola, dai kiwi alle nocciole fino alle castagne.
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