Corea del Sud. Video creati con l’intelligenza artificiale ingannano i fedeli

Dic 11, 2025 - 00:38
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Corea del Sud. Video creati con l’intelligenza artificiale ingannano i fedeli

Video creati con l’intelligenza artificiale (AI), diffusi su Youtube e su altri social media, usano i vescovi cattolici coreani per diffondere false informazioni, false dottrine o chiedere donazioni in denaro: è l’allarme dai media ufficiali della Conferenza episcopale della Corea che mettono in guardia i fedeli sull’uso capzioso e manipolatorio dei mezzi di AI che cercano di influenzare i fedeli. La diffusione sempre più ampia di tali video solleva preoccupazioni e induce la Chiesa a invocare massima cautela contro la disinformazione. Recentemente, sono stati ripresi e modificati video e foto ufficiali dell’Arcivescovo Jeong Soon-taek di Seul e del Vescovo Lee Seong-hyo di Masan, rielaborando con l’AI per creare contenuti fuorvianti, che ingannano i fedeli perchè sembrano essere le reali dichiarazioni dei Vescovi. “E’ una tendenza in crescita” notano i media ufficiali dei Vescovi coreani. Alcuni credenti, che hanno visto questi video, sono caduti nel tranello e hanno accolto come veritiere le informazioni, pubblicando commenti come “Grazie, Signore”; altri hanno inviato donazioni in denaro. Sul canale ufficiale della Conferenza episcopale si ribadisce che “i Vescovi non hanno mai rilasciato le dichiarazioni presenti in quei video” e che “si tratta di atti arbitrari di YouTuber”. “Chiediamo ai credenti di premere il pulsante di segnalazione di YouTube ogni volta che si imbattono in tali video”, si rimarca. La Conferenza episcopale della Corea ha ripetutamente esortato i fedeli a non accogliere come vere le informazioni sulla Chiesa trovate sul web e non verificate . Nel novembre scorso, i Vescovi hanno pubblicato una nota ufficiale intitolata “Linee guida per un corretto accesso ai contenuti dei media cattolici”. Il documento spiega: “Anche se un video o un post include il volto, la voce o il discorso del vescovo, se la fonte non è il canale ufficiale (Vaticano, Conferenza Episcopale o media della diocesi) o un organo di stampa cattolico, c’è un’alta probabilità che si tratti di editing o sintesi non autorizzate”. Il documento aggiunge: “Quando vi imbattete in un video o in un post di origine poco chiara, contattate il vostro parroco o la vostra diocesi, controllate i documenti ufficiali della Chiesa cattolica o le parole del Vescovo tramite il sito web ufficiale”.

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Redazione Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore di Radiocom.tv