Dai Cantori della Stella polacca gli aiuti alla Colombia
“I piccoli Cantori della Stella fra qualche giorno andranno da casa a casa, indipendentemente dal tempo e dal fatto che non tutte le porte si apriranno per loro, per proclamare la Buona Novella, evangelizzare e sovvenire alle necessità della Chiesa che è non solo in Polonia ma in tutto il mondo”: così il segretario dell’episcopato polacco mons. Artur Miziński ha raccontato l’iniziativa che già da trent’anni è molto popolare in tutto il Paese. Quest’anno i Cantori della Stella raccoglieranno i fondi a favore della giovane Chiesa della Colombia dove c’è grande bisogno di aiutare i bambini i quali, oltre alla povertà, subiscono le conseguenze di una lunga guerra civile e della violenza delle organizzazioni di trafficanti di droga. Mons. Miziński, presentando l’iniziativa, che entrerà nel vivo il prossimo 26 dicembre, ha sottolineato che l’opera dei piccoli missionari significa l’evangelizzazione e formazione di loro stessi ma anche di coloro che li accolgono nelle proprie case, e richiede l’impegno delle famiglie e degli educatori, in quanto la preparazione dei cantori avviene presso le parrocchie, nelle scuole e anche nelle case private. Secondo il presule è importante inoltre “formare la coscienza che la Chiesa non è solo nella propria parrocchia, nella diocesi e nel Paese ma che la Buona Novella debba raggiungere il mondo intero”. I Cantori della Stella mobilitati dalla Pontificia Opera dell’Infanzia missionaria ogni anno raccontano a coloro che aprono loro le porte di casa della vita dei bambini in diverse parti del mondo. L’anno scorso i piccoli missionari che chiedevano di aiutare i bambini della Papua Nuova Guinea hanno raccolto circa 250mila euro. I fondi hanno contribuito alla realizzazione di sei progetti nell’ambito scolastico e sanitario, e ad aiutare singole famiglie nelle situazioni più difficili.
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