È morto Paolo Inzerilli, capo di Stato Maggiore dei servizi segreti militari

Mar 25, 2024 - 07:27
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È morto Paolo Inzerilli, capo di Stato Maggiore dei servizi segreti militari

È morto all'età di 90 anni il generale di Corpo d'armata Paolo Inzerilli, capo di Stato Maggiore dei servizi segreti militari-Sismi dal 1989 al 1991. Inzerilli guidò Gladio per dodici anni, dal 1974 al 1986, e fu capo dell'Ufficio Nazionale di Sicurezza dal 1987 al 1989. A dare la notizia della sua scomparsa l'Associazione Stay Behind, di cui Inzerilli è stato anche presidente tra il 1996 e il 1998, e che lo ricorda come "una figura di spicco nel panorama dei servizi segreti italiani e un valoroso ufficiale degli Alpini". Il nome del generale rimane scolpito nella memoria soprattutto per aver guidato a lungo Gladio, nome in codice dell’operazione promossa dalla Cia per costituire strutture paramilitari segrete di tipo stay-behind al fine di contrastare un’eventuale invasione da parte dell’Unione Sovietica e dei Paesi aderenti al Patto di Varsavia non ultima la Jugoslavia, attraverso atti di sabotaggio, guerra psicologica e guerriglia dietro le linee nemiche, con la collaborazione dei servizi segreti e di altre strutture. Il nome di Gladio uscì ufficialmente alloscoperto il 3 agosto 1990, quando l'allora presidente del Consiglio Giulio Andreotti davanti alla Commissione stragi rese nota l'esistenza di una struttura segreta dei servizi, peraltro a pochi giorni di distanza dal via libera all'apertura degli archivi del Sismi. A cavallo degli anni Novanta e Duemila, Inzerilli subì un processo che durò molti anni, da lui ricordato con amarezza nel luglio del 2001 subito dopo l'assoluzione: "Dopo 11 anni passati tra uffici giudiziari e aula di Rebibbia - affermò dopo la sentenza emessa nell'aulabunker di Rebibbia - è arrivata non solo l'assoluzione mia e dei miei colleghi, ma anche quella di Gladio".

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv