Emergenza umanitaria in Nigeria, più di due milioni di bambini a rischio malnutrizione
Oltre 2,5 milioni di bambini nella regione nord-orientale della Nigeria, devastata dagli attacchi terroristici, rischiano di piombare in uno stato di grave malnutrizione nel 2025 se non riceveranno un sostegno urgente. Lo ha detto Trond Jensen, capo dell’Ufficio delle Nazioni unite per il coordinamento degli affari umanitari (Unocha) in Nigeria, parlando in una conferenza stampa organizzata ad Abuja.
Jensen ha detto che la prolungata violenza nella regione, afflitta dall’intensa attività di gruppi islamisti e bande armate, ha costretto un’ampia parte della popolazione civile ad abbandonare le proprie case per rifugiarsi nei campi profughi e nei paesi confinanti di Niger e Ciad: “L’enorme spostamento ha ridotto l’accesso delle persone sfollate all’acqua potabile e ai bisogni umani di base. Nel 2025, 2,5 milioni di bambini saranno malnutriti se non verranno soddisfatte le necessità urgenti”.
Secondo Jensen, sono necessari “fondi adeguati” per fornire aiuti ai bambini e alla popolazione colpita, aiuti che saranno mirati a salvare le vite degli sfollati e dei rifugiati, proteggendoli e soddisfacendo i bisogni umani, come acqua e servizi igienici: “Per salvare vite, vogliamo essere proattivi piuttosto che reattivi: prevenire è meglio che curare”.
L’Ocha ricorda che le esigenze di protezione dei civili nel nord della Nigeria sono elevate, soprattutto per donne e ragazze: violenza, rapimenti, stupri e altre forme di violenza di genere affliggono infatti i civili, soprattutto i più vulnerabili. I bambini sono a rischio di reclutamento forzato, soprattutto se non accompagnati o separati dalle loro famiglie; inoltre, i conflitti e l’insicurezza hanno tagliato fuori le persone dalla loro produzione agricola, con conseguente insicurezza alimentare. Per queste ragioni, nella giornata di domani l’Ocha presenterà ad Abuja il National humanitarian need and response per la Nigeria: secondo l’Ocha infatti almeno 7,9 milioni di persone hanno avuto bisogno di assistenza umanitaria nel 2024 (su una popolazione totale di 223,8 milioni di persone) e, di queste, 4,4 milioni di persone sono particolarmente vulnerabili.
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