Expo Osaka: accelerano i preparativi per l’apertura del 13 aprile

Jan 18, 2025 - 03:07
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Expo Osaka: accelerano i preparativi per l’apertura del 13 aprile

I lavori di costruzione presso il cantiere dell’Esposizione universale di Osaka 2025 stanno accelerando in vista dell’apertura del grande evento, in programma il 13 aprile. L’Associazione giapponese per l’Expo ha organizzato oggi una visita guidata per la stampa presso il sito dell’Expo sull’isola artificiale di Yumeshima, per fornire ai media internazionali un aggiornamento in merito ai progressi nella realizzazione dei padiglioni e delle altre strutture dell’Expo: oltre all’ormai iconico Grand Ring, che è già stato completato, sono ormai chiaramente distinguibili i profili dei padiglioni dei Paesi, degli enti locali e delle organizzazioni del settore privato che saranno protagonisti dell’evento semestrale. Il noto architetto giapponese Sou Fujimoto, progettista del Grand Ring, ne ha personalmente illustrato il concetto e le caratteristiche strutturali nel corso della visita. Il grande anello, realizzato con 25 mila tonnellate di cipresso giapponese (hinoki) e cedro rosso europeo, scelti l’uno per la sua flessibilità e l’altro per la sua robustezza, è una struttura imponente, che racchiude al suo interno tutti i padiglioni dei Paesi partecipanti all’Expo. Largo più di 30 metri, alto dai 12 ai 22 metri e con una circonferenza di circa due chilometri, il Grand Ring fornirà al contempo ai visitatori una protezione dalle intemperie e una vista mozzafiato della Baia di Osaka e dell’intero sito dell’Expo, grazie a un tetto che funge anche da passeggiata panoramica. La struttura, realizzata ricorrendo a tradizionali tecniche architettoniche giapponesi a nuove soluzioni tecnologiche, riflette il concetto di unità nella diversità: “L’Expo è un’opportunità unica in cui tante diverse culture e Paesi si uniscono in un unico luogo”, ha spiegato Fujimoto. Il cerchio è “la forma più semplice e universale” per esprimere questo concetto di unità. La selva di colonne in legno del Grand Ring delimita il cuore dell’Expo – i suoi padiglioni – e al contempo lo collega al mondo esterno. L’imponente struttura, ha spiegato l’architetto, è anche un inno al ciclo della vita: per i materiali utilizzati – legno proveniente da silvicoltura sostenibile – e per l’ambizione a riutilizzarne gli elementi costitutivi al termine dell’Expo, ma anche per la presenza simbolica al suo centro esatto della Foresta della tranquillità, un piccolo polmone verde che fornirà ai visitatori dell’Expo un’isola di tranquillità e contemplazione. La tecnica di realizzazione del Grand Ring, che non fa uso di viti o chiodi, è simile a quella della terrazza del Tempio Kiyomizu nella vicina Kyoto. Le colonne composite e la combinazione di legni dalle differenti proprietà, oltre all’impiego di nuovi materiali, come l’acciaio degli elementi di supporto, rende la struttura resistente ai terremoti e agli incendi. La passeggiata coperta al livello del suolo riceverà illuminazione naturale grazie a un sistema di “lucernari” rivestiti di membrane impermeabili, ma in grado di far filtrare la luce solare. Fujimoto ha anche commentato le discussioni in merito al costo dell’opera, che è stato superiore alle previsioni iniziali a causa degli aumenti dei prezzi dei materiali dovuti alle crisi internazionali. “L’Anello è stato creato con ingegno, per avere il massimo impatto sfruttando un bilancio limitato e consolidando varie funzioni”, ha spiegato l’architetto, aggiungendo che il costo dell’anello è relativamente contenuto se rapportato alle sue dimensioni. Dalla cima del Grand Ring si possono già osservare i padiglioni dell’Expo in stato avanzato di costruzione: all’interno dell’anello sorgono gli otto “Signature Pavillion”, dedicati ad altrettanti progetti tematici, e i padiglioni dei Paesi partecipanti all’Expo. Spicca tra essi il Padiglione Italia, che è il più grande tra quelli interamente realizzati in legno. Progettato dal rinomato Studio Mca – Mario Cucinella Architects – il Padiglione Italia è ispirato alla Città Ideale del Rinascimento. Come spiegato dall’ambasciatore Mario Vattani, commissario generale per l’Italia a Expo 2025 Osaka, il Padiglione Italia sarà una galleria di scoperta, una vera e propria ‘camera delle meraviglie’ che consentirà ai visitatori di sperimentare secondo inediti veicoli comunicativi l’eccellenza del Made in Italy. All’esterno del grande anello sorgono invece i padiglioni del settore privato: tra i più spettacolari il “Gundam Next Future Pavilion” dell’azienda produttrice di giocattoli Bandai, affiancato da una statua a grandezza naturale del robot Gundam, protagonista di una famosa serie di animazione giapponese; e quello dell’azienda delle risorse umane giapponese Pasona, “Pasona Natureverse”, dalla forma di ammonite, e su cui siede un altro noto personaggio dell’animazione giapponese, Astro Boy (Tetsuwan Atomu). Lungo il perimetro dell’Expo sorgono anche i varchi d’ingresso e una serie di strutture logistiche, come il grande terminal per gli autobus: una particolarità di questa struttura è l’impiego di 250 metri di pannelli fotovoltaici in perovskite dalla superficie curva – più efficienti ed economici di quelli tradizionali – che tramite sistemi di accumulo forniranno l’alimentazione per l’illuminazione notturna. Secondo indiscrezioni della stampa giapponese, il cantiere dell’Expo di Osaka verrà visitato domenica 19 gennaio anche dal primo ministro del Giappone, Shigeru Ishiba. La visita del primo ministro dovrebbe contribuire ad accrescere l’entusiasmo in vista dell’inaugurazione del grande evento, e dare un impulso alle prevendite dei biglietti, che sinora hanno deluso in parte le aspettative degli organizzatori. Stando alle anticipazioni, Ishiba verificherà lo stato di avanzamento dei lavori del Padiglione Giappone e della foresteria di Stato che accoglierà le personalità internazionali in visita. Ishiba potrebbe anche incontrare il governatore di Osaka, Hirofumi Yoshimura, e i vertici dell’Associazione giapponese per l’Expo. Proprio oggi, inoltre, il primo ministro ha assunto il ruolo di presidente onorario dell’Esposizione universale. I premier giapponesi Eisaku Sato e Junichiro Koizumi assunsero la medesima carica onoraria in occasione delle Esposizioni universali di Osaka nel 1970 e di Aichi nel 2005.

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv