Fine vita, 63% degli oncologi favorevoli all’eutanasia: per il 90% serve una legge nazionale

Sep 19, 2025 - 12:27
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Fine vita, 63% degli oncologi favorevoli all’eutanasia: per il 90% serve una legge nazionale

Il 63% dei medici oncologi italiani è favorevole all’eutanasia nei pazienti con tumore in fase terminale: il 50% solo in determinate condizioni, il 13% in modo sempre favorevole. È quanto emerge da un’indagine condotta dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica e dalla Fondazione collegata, presentata durante il convegno “Giornate dell’Etica” in corso a Lecce. Dalla rilevazione risulta inoltre che il 60% dei medici somministra ancora terapie antitumorali nell’ultimo mese di vita, mentre il 32% dichiara di non sentirsi adeguatamente preparato ad assistere i pazienti nella fase terminale della malattia. La quasi totalità dei partecipanti (il 90%) sottolinea l’urgenza di una legge nazionale che regoli il fine vita. L’indagine ha coinvolto anche altre realtà scientifiche impegnate nel settore, tra cui le società italiane di radioterapia, anestesia e rianimazione, chirurgia oncologica, cure palliative e psico-oncologia, con l’obiettivo di esplorare il punto di vista dei clinici su temi come cure palliative precoci, pianificazione condivisa, sedazione palliativa, interruzione delle terapie e accompagnamento alla morte.

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Filippo Giuffrida Ha cominciato la sua carriera giornalistica nel 1982, come giornalista presso Radio Riviera Tre. Dal 1989 collabora con Radio One e con l'agenzia stampa Hi News. Nel 1994 si è trasferito a Bruxelles come corrispondente per l'agenzia L’Altra News. Nel 2003 ha fondato l'agenzia stampa DSPRESS ed è stato nominato Redattore capo della rivista L'Incontro, nel 2010 ha assunto la direzione del periodico mensile La Lettre B. Direttore dell'Istituto Europeo di Studi Giuridici e di Comunicazione, dal febbraio 2019 è il corrispondente da Bruxelles dell'agenzia giornalistica 9 Colonne, diretta da Paolo Pagliaro. Membro fondatore di ITACA, è il direttore di RadioCom.tv, la prima web-radio in lingua italiana destinata alle comunità italiane all'estero, un progetto sostenuto dal Ministero degli Esteri. Nel 2013 ha vinto il Michel Vanderborght Award nella categoria giornalismo e nel 2020 ha vinto il Radnoty Award nella categoria giornalismo. È uno degli autori del libro "Lettere dall'Europa" e degli editorialisti del periodico quindicinale Patria Indipendente. Filippo Giuffrida è il pronipote dello scrittore e giornalista Leonida Rèpaci e del giornalista e politico Ottavio Pastore, che fu il primo direttore de l'Unità. Ex Presidente del Comitato Provinciale dell'ANPI del Belgio, è il Vicepresidente della FIR, Federazione Internazionale dei Resistenti.