Firenze, arrestato un ventiduenne per lancio di molotov contro consolato Usa
Il procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Firenze ha disposto il fermo del 22enne originario della provincia di Firenze perquisito questa notte per il lancio delle Molotov all’indirizzo della sede del consolato Usa di Firenze e il seguente video di rivendicazione. “Il provvedimento di fermo eseguito – spiega il procuratore capo di Firenze, Filippo Spiezia, in una nota – è stato emesso sussistendo, a giudizio di questa Procura della Repubblica, gravi indizi di reità a carico della persona indagata in relazione ai fatti-reato sopra esposti, alla luce delle complesse e tempestive indagini svolte dalla polizia giudiziaria della Sezione Anticrimine dei CC del Ros di Firenze, del Comando provinciale dei Carabinieri di Firenze, del Centro operativo della Polizia postale e delle Comunicazioni per la Toscana e della Digos di Firenze, le cui forze hanno operato in stretta sinergia e sotto la costante direzione e coordinamento di questa Procura della Repubblica. Gli elementi investigativi alla base del decreto di fermo sono plurimi e convergenti – derivanti da indagini di tipo tradizionale ed informatiche – e consentono di ritenere, con elevato grado di probabilità, la riferibilità soggettiva delle condotte illecite, incluso il video di rivendicazione, al soggetto nei cui confronti è stato disposto il fermo. Parimenti, – si sostiene – si è ritenuto sussistente il concreto pericolo di fuga per la ritenuta possibilità di procurarsi collegamenti con l’estero e luoghi di immediato riparo”. Il 22enne indagato per i fatti del primo febbraio avvenuti a Firenze, è accusato di attentato per finalità terroristica, spiega la procura, “palesata dall’impiego di ordigni esplosivi e da plurime rivendicazioni a organi di informazione, nelle quali veniva manifestato il proposito di numerosi attentati per dissuadere lo Stato Italiano dal fornire appoggio allo stato di Israele”. Il giovane, secondo le indagini sin qui condotte, “lanciava dispositivi esplosivi, consistenti in bottiglie Molotov, dall’incrocio tra via Palestro e Corso Italia, all’indirizzo del consolato americano, ubicato in via Amerigo Vespucci, in Firenze, così ponendo in essere atti diretti a danneggiare la struttura del consolato e le pertinenze dello stesso .Con l’aggravante – prosegue la procura – di aver commesso il fatto in circostanze di tempo (notte) idonee a impedire la pubblica e privata difesa, esponendo a pericolo la pubblica incolumità, in ragione dell’area di consumazione del fatto, sulla pubblica via, ad alta intensità abitativa, con compresenza nella zona di autovetture che laddove attinte dalle bottiglie Molotov avrebbero potuto determinare un effetto di potenziamento esponenziale delle fiamme”. Il giovane sottoposto al fermo “è altresì indagato del reato di cui 4 L. 895/67 (come sostituito dall’art. 12 Legge 14 ottobre 1974, n. 497), e 61 n. 2 e 5 c.p., poiché, al fine di eseguire l’attentato di cui al capo che precede, portava in luogo pubblico due dispositivi esplosivi, consistiti in due bottiglie Molotov – da considerarsi comprese tra i ‘congegni micidiali’ e pertanto equiparate, agli effetti della legge penale, alle armi da guerra – per lanciarle contro il perimetro della sede del consolato americano. Con l’aggravante di aver commesso il fatto in circostanze di tempo (notte) idonee a impedire la pubblica e privata difesa”. “E’ accusato di attentato con finalità di terrorismo il giovane di 22 anni arrestato dalle Forze dell’ordine per aver lanciato due molotov contro il consolato americano di Firenze nella notte tra mercoledì e giovedì scorsi”, ha spiegato su X il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi. “Ringrazio le Forze dell’ordine che, grazie a un efficace lavoro di indagine, sono riuscite in breve tempo a risalire al responsabile, che aveva minacciato di compiere altri attentati”, conclude.
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