Fonti egiziane: non ci sono più tunnel sotto al corridoio Philadelphi
Una fonte della sicurezza egiziana al varco di Rafah e una definibile "ufficiale" del Sinai settentrionale hanno contraddetto le affermazioni del primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu, secondo cui il confine egiziano con la Striscia di Gaza sarebbe utilizzato per contrabbando di armi destinate ai terroristi di Hamas. Le due fonti, in dichiarazioni all'ANSA, hanno sostenuto che i tunnel sono stati completamente eliminati nel 2015 e che negli ultimi nove anni non c'è stato alcun passaggio sotterraneo al corridoio Filadelfia fra Rafah e la costa mediterranea. Da questo "punto di riferimento internazionale numero uno" fino all'intersezione del confine egiziano-palestinese-israeliano (il "punto 7") ci sono guardie e una torre di controllo egiziana ogni mezzo chilometro, viene sottolineato. Oltre ad essere pattugliata, l'area è totalmente priva di popolazione, agricoltura e abitazioni, il che secondo le due fonti impedisce di scavare tunnel anche perché c'è una "grande azienda ittica" creata sul confine proprio per ostacolare la costruzione di passaggi sotterranei. Inoltre sarebbe difficile che le armi raggiungano la zona di confine
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